C’era molta commozione, lo scorso weekend, alla presentazione della targa che, d’ora in avanti, legherà la celebre “fossa dei leoni” dello sfrisferio moncalvese alla figura di Roberto Carni, prima giocatore e poi allenatore e dirigente della locale squadra di tamburello. Moltissime le personalità legate al mondo del “tambàss” che non hanno voluto mancare all’appuntamento a partire da Mimmo Basso (foto).
Presenti anche le autorità, gli amici e gli appassionati di questo sport che si sono stretti accanto alla moglie Adriana, alle figlie Erika e Claudia, ai nipoti e ai generi che lui tanto amava. Proprio la società aleramica aveva subito manifestato la volontà di scolpire il nome di Carni nella “fossa”, con la proposta dell’amico e dirigente Enrico Bacchiella poi accolta dal Comune.
«Nel corso della sua presidenza si è adoperato per il miglioramento dello sferisterio. Grazie a lui il volto è cambiato prima dotandolo di un manto in terra rossa, poi di un impianto d’irrigazione. Si è speso affinché il tamburello a muro proseguisse a Moncalvo» ha ricordato la dirigenza. Carni era grande sostenitore della squadra di calcio di cui il genero è allenatore, che ha appena festeggiato la promozione.