Tra i beni confiscati dal tribunale di Asti c’è l’auto di grossa cilindrata, una BMW 520D, che è stata assegnata al Comune di Moncalvo. L’automobile sarà a disposizione di amministratori, funzionari comunali e volontari della protezione civile, ma non tutti concordano che sia un guadagno per la comunità.
Nonostante il bene confiscato, del valore di circa 50 mila euro, sia stato acquisito gratis, l’amministrazione ha dovuto mettere a bilancio i costi per assicurazione, tassa automobilistica e manutenzione per un totale di 3.100 euro e la manovra non è piaciuta alla minoranza che reputa la spesa uno spreco.
«Il problema non è che l’auto sia stata data gratis – dice il consigliere di minoranza Mario Zonca – tra l’altro come bene confiscato non può essere rivenduto come invece sostiene il sindaco, ma l’utilizzo che ne verrà fatto e lo spreco di costi che genera. La macchina di rappresentanza in un Comune di meno di 3 mila abitanti per portare in giro gli amministratori? Cosa ci dobbiamo aspettare in futuro? L’autista? Tutti i Comuni cercano di tagliare le spese e noi le aumentiamo».
Non la pensa così il vicesindaco Andrea Giroldo: «Abbiamo aderito a un bel moto di molti Comuni astigiani e, in accordo con la Procura della Repubblica, abbiamo messo nelle disponibilità del Comune di Moncalvo un nuovo mezzo – sostiene – quando il sindaco o un funzionario useranno quella macchina anche a Moncalvo ci sarà il simbolo dello Stato che vince contro la malavita. Il valore del mezzo è enormemente maggiore rispetto alle esigue spese che sosterremo».
I consiglieri di minoranza Diego Musumeci, Giovanni Sandiano e Sara Zuccotto però puntano il dito sull’aumento delle tasse per i cittadini: «Hanno appena aumentato l’Imu a Moncalvo perché i conti non tornano e che fanno ora? Prendono un’auto di rappresentanza per mandare in giro il sindaco, il suo vice e gli assessori? I cittadini devono ricordare che questa è l’Amministrazione che, per la prima volta nella storia della nostra piccola Moncalvo, ha avuto un primo cittadino completamente stipendiato dai moncalvesi; quella che, per la prima volta nella storia, ha finanziato nel bilancio comunale la voce ‘rimborsi ad amministratori’. La ciliegina sulla torta è ora l’auto blu. Alla faccia dei moncalvesi che pagano le tasse per avere dei servizi e non certo per mantenere gli amministratori con indennità, rimborsi e auto. Per questi motivi è del tutto inutile e fuori luogo il tentativo di far passare la scelta di prendere l’auto come una questione etica verso la malavita: lo Stato vince a prescindere contro la criminalità, perché confisca i beni e la impoverisce, e non certo perché il sindaco e il vice sindaco di Moncalvo girano in una BMW».
Il sindaco Christian Orecchia respinge le critiche: «Portiamo a casa un mezzo dal valore di 50.000 euro a gratis. I soli costi a nostro carico sono assicurazione e manutenzione. Al terzo grado di giudizio potremo fare il passaggio di proprietà e si potrà anche decidere di venderla. Per quanto si possa svalutare probabilmente rientreremo di più di quanto speso negli anni per quelle voci. Le auto sottoposte a sequestro sono un costo che la collettività perchè i garage dove sono custodite vengono affittati, quindi in realtà si mette a frutto un bene invece di renderlo un costo inutile».