Con la consueta rappresentazione teatrale e la consegna dei diplomi ai bambini che passeranno alla primaria, si è chiuso l’anno scolastico per la Scuola dell’Infanzia “Fratelli Camossi”. Da luglio inizierà, invece, l’Estate Ragazzi per quattro settimane.
Il Camossi è un Istituto sempre molto attivo e attento alle esigenze delle famiglie. Infatti, dal prossimo settembre, saranno diverse le novità che accoglieranno i bambini: prima fra tutti il progetto “English Together” che fa diventare la struttura una vera e propria scuola bilingue. L’inglese sarà insegnato e parlato per i bambini dell’asilo e anche per coloro che frequenteranno il doposcuola.
«Un gioco per i bambini che si trasformerà in un’opportunità utile per tutta la loro vita», fanno sapere dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Il progetto è stato ideato e sarà seguito da Federica Stefan, esperta nell’apprendimento dell’inglese infantile, laureata e certificata Cambridge ESOL. «L’attività nasce dal connubio tra la mia voglia costante di mettermi in gioco e l’importanza che per me ha l’inglese – dice Stefan – a oggi, la realtà dell’inglese nelle scuole italiane è tutt’altro che positiva, e nel mio piccolo volevo fare la mia parte. Dopo la mia laurea magistrale in lingue straniere e moderne ho deciso di ampliare il mio bagaglio con un corso di formazione dedicato all’inglese infantile e subito è nata in me la voglia di mettere in pratica tutto ciò che avevo studiato e imparato».
È stata proprio la professoressa Stefan a proporre il progetto alla scuola Camossi, il quale ha lavorato sodo per concretizzare la proposta: «E così da settembre, la scuola dell’infanzia Fratelli Camossi diventa bilingue. I bambini saranno esposti quotidianamente alla lingua, attraverso un metodo definito “Natural Approach” che permetterà loro di imparare l’inglese senza sforzi, ma giocando e imparando parole nuove». Un’idea che è già presente in realtà comunali ben più grandi: «Perché proprio Moncalvo? – conclude Federica Stefan – oltre all’amore che da sempre mi lega alla mia città, penso che una realtà come quella di Moncalvo meriti una possibilità come questa».