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Moncalvo: manodopera dall’Ucraina

L’azienda tessile G.B. Confezioni non trova sarte locali e assume tre donne ucraine di Odessa. Quando una necessità diventa solidarietà
Un’azienda che ha sempre dato lavoro a tante donne della zona ma che, da qualche tempo, fatica a trovare manodopera specializzata. Così una necessità si è trasformata in un’opportunità di solidarietà. Nel laboratorio tessile di Enzo Bacarelli e Carla Groppo, la G.B. Confezioni, hanno trovato un impiego tre donne ucraine, Irina, Larysa e Lola, che finalmente possono rifarsi una vita dopo gli orrori della guerra che ha sconvolto il loro Paese.

«Ho cercato loro una casa e le ho aiutate a sistemare tutti i documenti, ho fatto ciò che chiunque farebbe. Nulla di straordinario», spiega così il bel gesto Enzo Bacarelli che, con la figlia Benedetta, sta seguendo le donne nel percorso di integrazione sociale e anche aziendale. «Ho la fortuna di avere un gruppo di lavoro formidabile – dice Bacarelli – tante donne fantastiche che fanno molto per l’azienda. Sarà il cambio generazionale o altro ancora ma, purtroppo,ultimamente sto facendo fatica a trovare nuove sarte per ampliare la produzione. Le ricerche tramite Centro per l’impiego sono andate a vuoto, nonostante il loro grande impegno, e così ho pensato all’Ucraina».

Una volta trovata Irina, originaria di Odessa con una figlia sfollata in Moldavia, presto si sono aggiunte anche Larysa, anche lei di Odessa, e Lola che abitava nel nord-est dell’Ucraina con una figlia rifugiata in Germania. Le tre donne sono riconoscienti alla famiglia Bacarelli per questa opportunità loro concessa. La G.B. Confezioni è una società a conduzione famigliare, un fiore all’occhiello della realtà produttiva del moncalvese, che è stata anche riconosciuta tra le aziende artigiane artistiche dalla Camera di Commercio. Numerosi i capi d’alta moda che vengono abitualmente confezionati nel laboratorio sin a partire dagli anni ’70. «Moncalvo è sempre stata conosciuta in Italia, e non solo, per la sua attività nel settore tessile. Impossibile dimenticare la TT, la celebre Trasformazioni Tessili della famiglia Piacenza, che arrivò a dar lavoro a circa trecento donne» racconta Bacarelli.

Un’azienda che è stata una vera benedizione per questo territorio svolgendo un’opera sociale di primaria importanza e istruendo, grazie alle suore salesiane, tante giovani con la scuola di avviamento di taglio e cucito.

«Proprio questa scuola faceva la differenza. Oggi giorno dobbiamo, invece, introdurre nel mondo del lavoro risorse già formate e non è semplice trovarle come racconta la nostra storia. Riceviamo molte richieste di realizzare capi da diverse aziende, più di quante riusciamo a soddisfare. Spero di poter trovare presto nuove collaboratrici e, nel mio piccolo, contribuire a portare sollievo a una comunità che ha patito molto la crisi in questi ultimi anni», conclude Bacarelli. Aziende come la G.B. Confezioni sono il motore attraverso il quale rendere attrattivo questo pezzo di Monferrato, un’occasione di ripopolamento dopo anni di costante e inarrestabile declino demografico.

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