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Moncalvo, per la Gavello convocato il Consiglio comunale aperto

Sarà presente il commissario straordinario Pietro Bertana che ha gestito la struttura nell’ultimo anno cercando di traghettarla oltre le difficoltà finanziarie, senza purtroppo riuscirci

Il Consiglio comunale aperto per discutere della messa in liquidazione della casa di riposo Gavello ci sarà. Invocata da più parti, soprattutto dai gruppi di minoranza, la riunione è stata indetta dal sindaco Christian Orecchia per mercoledì 17 novembre alle 21 al Teatro Comunale, più adatto ad accogliere il pubblico. Non sarà un Consiglio comunale ordinario, non si discuteranno mozioni o interrogazioni ma verranno invitate le persone informate sulla situazione. Le convocazioni del sindaco riguardano i membri del CdA della Gavello dimessisi nell’agosto 2020: Stefania Baldovino, Enrico Arduino, Elena Gibello, Don Giorgio Bertola, Luca Gallo. Sarà presente il commissario straordinario Pietro Bertana che ha gestito la struttura nell’ultimo anno cercando di traghettarla oltre le difficoltà finanziarie, senza purtroppo riuscirci. Il sindaco ha invitato a partecipare all’assemblea anche i rappresentanti degli enti che esprimono un membro del CdA della Fondazione: Curia vescovile, Oratorio Don Bosco e Lions Club Moncalvo Aleramica.

Intanto in paese infuria la polemica, soprattutto per i termini stretti concessi ai parenti dei 35 ospiti della casa di riposo per la ricollocazione in altre strutture (entro la fine del mese di novembre, n.d.r.). I consiglieri di minoranza Alessio, Musumeci, Sandiano e Zonca hanno presentato una mozione che impegni il sindaco e la giunta ad adoperarsi per una proroga alla chiusura definitiva almeno fino al 31 dicembre. «L’Amministrazione Comunale non si limiti a scaricare responsabilità – scrivono i consiglieri – ma prenda coscienza di quali sono e saranno per la nostra città le conseguenze di tale chiusura e agisca con tutti per affrontare il problema trovando soluzioni condivise e utili che portino, se fattibile, al rilancio dell’attività».

Dal canto suo, il sindaco non accoglie le critiche: «Giusto convocare il consiglio aperto – dichiara – lo faccio perché i cittadini hanno diritto di essere ben informati, lo avrei fatto a prescindere dalle richieste della minoranza. Come sindaco ho dato il massimo a fianco del Commissario per più di un anno e continuerò a dare il mio supporto anche partecipando ai tavoli sindacali per assicurare che tutti i dipendenti e gli ospiti trovino una nuova collocazione. Mi dispiace vedere che la minoranza ha perso ogni credibilità. Conoscevano la situazione del Gavello visto che alcuni membri hanno fatto parte dei CdA quando ancora era ex IPAB. Si svegliano però solo ora con proposte inutili, un’operazione di sciacallaggio politico che attribuisce alla mia amministrazione responsabilità che non ha e che non potrebbe nemmeno avere».

Anche il vicesindaco Andrea Giroldo chiede un confronto costruttivo: «Sono stato in questi giorni alla casa di riposo – spiega – come autorità locali abbiamo prima seguito e sostenuto i tentativi di salvataggio della struttura, ora è il tempo del supporto e della vicinanza agli ospiti, alle famiglie e ai dipendenti. Invito tutta la popolazione a venire a Teatro mercoledì prossimo. Sarà in quella sede che si discuterà seriamente della situazione del Gavello, sarà anche la sede in cui sarà possibile distinguere con chiarezza la verità dalle polemiche circolate in questi giorni su social e giornali».

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