Persone in codice rosso o giallo che avevano bisogno dell’intervento dei sanitari e che in questi ultimi 12 mesi hanno potuto beneficare delle prestazioni mediche avanzate anche durante l’orario notturno. Sono stati 780 gli interventi effettuati, da quando è attivo il servizio h24, per un totale di quasi 26 mila km percorsi contro i 506 interventi e i 16 mila km quando era attivo il solo servizio diurno dalle ore 8 alle 20. A richiedere con forza una copertura 118 h24 erano stati gli stessi abitanti della zona che in migliaia avevano firmato una petizione, sulla quale avevano molto lavorato i consiglieri di minoranza di Moncalvo, e inoltrata alla Regione Piemonte. A prendere subito a cuore la questione era stato l’assessore regionale Marco Gabusi che ora commenta soddisfatto:
«I numeri parlano chiaro. Sono il segno di come fosse necessario sistemare la copertura d’emergenza urgenza sul territorio e di come abbiamo fatto bene a farlo. Con l’estensione della copertura dello scorso anno, prima a Canelli e poi a Moncalvo, abbiamo dimostrato un impegno costante della Regione nel campo dei servizi sanitari. In particolare ora, nell’Astigiano, abbiamo tutte le cinque postazioni 118 con medici e infermieri a copertura giornaliera completa. Un traguardo di non poco conto per la nostra provincia e per i territori limitrofi che da essa dipendono».
La postazione moncalvese, in particolare, ha a disposizione un’ambulanza di soccorso avanzato con medico e infermiere di giorno e con il solo infermiere di notte. A garantire il servizio è la sede moncalvese della Croce Rossa Italiana nella quale operano circa una novantina di volontari e cinque dipendenti che coprono i quattro turni giornalieri per tutto l’anno. Il territorio di competenza del mezzo di soccorso moncalvese è molto ampio: una sessantina di Comuni situati nel nord est Astigiano e in parte del Casalese e dell’Alessandrino.
«Un grazie ai medici e agli infermieri per la professionalità con cui svolgono il loro delicato lavoro ma anche ai tanti volontari che gratuitamente si prestano ad aiutare il prossimo in difficoltà. Noi possiamo mettere le risorse ma senza di loro nulla sarebbe possibile», conclude l’assessore Gabusi.