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Mariuccia Gramaglia
Attualità

Mondonio: addio a Mariuccia, per 60 anni custode della casetta di San Domenico Savio

Lascia un profondo vuoto nell’intera comunità. Ha accolto migliaia di pellegrini di ogni età e da ogni parte del mondo

Giorni tristissimi per la piccola comunità di Mondonio, frazione di Castelnuovo Don Bosco che porta anche il nome del suo più illustre avo, San Domenico Savio. All’età di 90 anni è mancata Mariuccia Gramaglia, vedova Deideri, la custode della casa del giovane santo per oltre 60 anni.

Era lei che, con il suo sorriso pieno di gioia e di fede, accoglieva i tanti pellegrini e visitatori della casa di San Domenico Savio: dai ragazzi che arrivavano a piedi zaino in spalle, alle giovani coppie in attesa di un figlio che affidavano al santo insieme a chi chiedeva la grazia di una creatura desiderata. Ma anche nonni, bambini, religiosi, religiose, laici da tutte le parti del mondo hanno sempre trovato Mariuccia ad aprire le porte di quella casetta che confinava con la sua e che lei, per tutto questo tempo, ha custodito e curato come fosse un privilegio e mai come un sacrificio.

Un impegno quotidiano, costante e totale per fare in modo che quel luogo pieno di spiritualità si presentasse nel miglior modo possibile a chi lo visitava.

Mariuccia ha vissuto la seconda guerra mondiale e da essa ha imparato la gratitudine di esserne sopravvissuta e il valore della solidarietà che ha sempre praticato anche nei confronti della sua comunità.

E’ stata una volontaria dell’Associazione Alpini cui  era particolarmente legata da quando il marito, Giuseppe, falegname del paese mancato ormai da molti anni, ne era il presidente. Ma anche attiva in Pro Loco, nella Società Operaia Agricola, nell’Associazione Biblioteca.

A lungo è stata anche addetta alla reception del Colle Don Bosco dove ha lasciato, anche lì, ricordi di grande gentilezza e  affabilità. Forse nessuna altra donna dell’Astigiano è nota a tutte le latitudini salesiane come lo è Mariuccia.

«Mariuccia era prima di tutto una donna di fede – la ricorda Graziella Deideri Freiburger – Una fede intima e profonda alimentata da un legame intenso con Domenico cui ha dedicato 60 anni di presenza e accoglienza a tutti i pellegrini che giungono da ogni parte del mondo. Ricordo le sue parole entusiaste nel dire di quanto “bene” queste visite procurassero anche a lei, custode di quel luogo così umile ma così imporante. Era molto riconoscente di questa sua missione di cui, con molta semplicità, si sentiva responsabile».

Mariuccia Gramaglia ha avuto due figli, Pierluigi e Rita e quattro amatissimi nipoti. Proprio la figlia Rita ha raccolto il “testimone” dalla madre nella cura della chiesetta di San Domenico Savio.

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