L’annullamento della Monferraglia ha innescato una pioggia di commenti sui social network nel lungo fine settimana della “Sagra della Sautissa” di Castelnuovo Don Bosco
L’annullamento della Monferraglia ha innescato una pioggia di commenti sui social network nel lungo fine settimana della “Sagra della Sautissa” di Castelnuovo Don Bosco.
Un provvedimento della Questura di Asti venerdì mattina ha vietato il raduno motociclistico previsto per la serata di sabato sulle colline del nord astigiano, tra i comuni di Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano Marmorito, Montafia e Piovà Massaia. Una manifestazione goliardica che l’associazione Monferraglia di Frassineto Po (Alessandria) dedica ai nostalgici dei ciclomotori monomarcia, in prevalenza “Ciao”, che a centinaia erano pronti a darsi appuntamento mascherati con baffoni e costumi flou lungo un percorso di 50 km, per buona parte su strade campestri e sentieri boschivi. Immediata la reazione delle associazioni ambientaliste e culturali attive sul territorio che in 30 hanno firmato una dura lettera per dire no alla Monferraglia, sottolineando l’incompatibilità con un territorio naturale ricco e fragile al tempo stesso.
Le motivazioni dell’annullamento da parte della Questura di Asti si riferiscono alla mancanza di requisiti di sicurezza, sia per quanto riguarda i percorsi, in notturna e in parte su strade sterrate, sia per quanto riguarda il previsto trasporto di taniche di carburante per il rifornimento. Rabbia e delusione da parte degli organizzatori che non ci stanno a vedere etichettare la Monferraglia come un “rave party senza controllo” e dei tantissimi iscritti al motoraduno già in viaggio con alberghi e ristoranti prenotati: «Si è arrivati alla XVIII edizione senza nessun tipo di problema – affermano – in questi anni ci sono state rimostranze da parte degli ambientalisti locali, è normale, ma le cose si sono sempre risolte con il dialogo». Durissime anche le critiche mosse al sindaco di Castelnuovo Giorgio Musso, che sottolinea: «Sulle strade asfaltate ho dato piena autorizzazione, cosa che non era possibile per le strade campestri che percorrono la fascia collinare istituita nel 2002 dalla Provincia di Asti quale “Zona di Interesse Naturalistico e Paesistico dei Boschi di Muscandia-Valpinzolo-Santonco”».
«Sulle strade boschive vige un divieto regionale al transito motoristico», aggiunge Angelo Porta, presidente Legambiente Valtriversa. «Resta inoltre poco chiaro l’iter autorizzativo per questo genere di manifestazioni, di cui siamo venuti a conoscenza per puro caso la scorsa settimana e che ha raggiunto lo sproposito di 1200 iscritti. Se fossimo stati informati fin da subito – conclude – la manifestazione sarebbe stata bloccata sul nascere senza provocare i disguidi giustamente lamentati da organizzatori e Pro loco».
Come da programma la “Sagra della sautissa” è proseguita domenica con l’attesa sfida tra le borgate e le frazioni di Castelnuovo Don Bosco impegnate nella corsa delle botti lungo l’anello tra le vie del centro. Ad aggiudicarsi la vittoria e il drappo della VI edizione la squadra giallo-verde di Fornaca che, partita in svantaggio, riesce a doppiare gli storici rivali di Rivauta a un passo dall’ultima curva di piazza Dante.
Marzia Barosso