L’articolo apparso su diversi organi d’informazione, portante il titolo di cui sopra, che ha dato spazio a considerazioni del Comitato Palio guidato da Fabrizio Ferraris, si chiude con questa domanda che frulla nella testa del vecchio comitato di Montechiaro: “ Perché tutto questo”?
Il Sindaco di Montechiaro, risponde alla domanda con il comunicato che segue:
“Nessuno e più sordo di chi non vuol sentire e più cieco di chi non vuol vedere”. Parlano chiaro le dimissioni dell’attuale Rettrice Maria Grazia Cerruti dal vecchio comitato guidato dal Signor Ferraris, avvenute ad Agosto 2023 che peraltro non sono state mai rese note pubblicamente.
Basterebbe leggere la lettera di dimissioni per aprire al mondo certe verità.
Tuttavia eludendo le ragioni della Signora Cerruti, animatrice di un nuovo Comitato Palio a Montechiaro, sorto il 31 ottobre 2023, le ragioni del diniego alla municipalità al Comitato Palio Montechiaro guidato dal Signor Ferraris Fabrizio, stanno nell’ingenuità di aver presentato una domanda illegittima poiché, se ancora non lo avessero compreso, il Rettore non aveva i poteri di firma da statuto per sottoscrivere tale domanda; questo dice lo statuto dell’Associazione presieduta da Ferraris Fabrizio.
Il Signor Ferraris ed il suo Comitato, dovrebbero recitare il “mea culpa” perché la domanda poteva anche essere “completa e corretta” negli allegati ma sottoscritta da una persona che non aveva i necessari poteri di firma ed avrebbero dovuto porre la necessaria diligenza nell’osservare il proprio statuto.
Se ancora non è chiaro questo concetto, invito il Signor Ferraris a leggere la delibera del Comitato sorto nel 2020 che invece sanava il concetto di ordinaria e straordinaria amministrazione ed a consultare un legale che probabilmente chiarirà il concetto.
Peraltro anche l’iter della domanda 2022 valida per il 2023 era viziata da tale mancanza così come l’incarico dato al Legale per ricorrere al T.A.R in quanto in nessuna delibera il Comitato aveva facoltizzato il Rettore a procedere contro il Comune.
Eccezioni che peraltro sono state mosse nelle sedi opportune dall’Amministrazione comunale e ciò che risulta più grave è che tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’Associazione, sono opponibili dai soci, in quanto dovevano essere adottati dalla collegialità del Consiglio Direttivo; azione mai conseguita.
Il Vessillo non risulta quindi conteso ed i due Comitati non sono in lotta; esiste un vessillo comunale che verrà dato in uso al Comitato guidato da Cerruti Maria Grazia ed un Comitato che correrà il Palio di Asti nel 2024 e negli anni a venire.
Desidero inoltre chiarire da subito anche l’argomento “costumi-bandiere-attrezzatura”.
Il vecchio Comitato Palio guidato da Fabrizio Ferraris, è sorto a novembre del 2020, sulle ceneri di un Comitato che esisteva dal 2006 ed ancor prima dal 1976.
Le ragioni per cui venne costituito il Comitato nel 2020, sono note a tutti; nel corso dell’Ottobre 2020 (il sottoscritto non era neppure socio), venne contestato nell’ Assemblea dei soci di quel Comitato una serie di irregolarità finanziarie ed amministrative al Rettore ed al Tesoriere e per volere dell’Assemblea dei soci, il Comitato venne “Commissariato” per giungere alla costituzione di un nuovo Comitato che potesse assicurare uno start-up “pulito” dell’attività paliofila.
Il Sindaco venne incaricato dall’Assemblea dei soci di incarnare la figura del “Commissario” ovviamente per giungere ad una liquidazione del vecchio Comitato che ad oggi ancora non è stata conclusa; quel Comitato risulta vivo e vegeto per tramite del suo Commissario per cui unico proprietario dei costumi e dell’attrezzatura fino ad allora capitalizzata.
Lo statuto di quel Comitato sorto nel 2006 prevede che in caso di scioglimento, i beni, quindi l’attrezzatura ed i costumi, vengano devoluti ad una associazione con medesima finalità.
Ad oggi non esiste alcun atto del Commissario che disponga il passaggio di proprietà dei costumi e dell’attrezzatura (bandiere, tamburi ecc..) al Comitato guidato da Fabrizio Ferraris, che dovrà quindi dimostrare di essere il proprietario a fronte della testimonianza di tantissime persone Montechiaresi che in sede giudiziaria verranno chiamate a confermare quanto storicizzato quella sera.
Il Comitato Palio guidato dal Signor Ferraris ha usufruito di costumi ed attrezzatura per svolgere l’attività paliofila nell’anno 2022 in prestito d’uso ma dovrà restituire il tutto al Comitato legittimo proprietario cioè quello che mi vede Commissario, non essendo passati neppure i termini per l’usucapione.
Nessuna diatriba quindi neppure per questo argomento.
Nei prossimi giorni il Signor Ferraris verrà invitato bonariamente a restituire entro una certa data i costumi e l’attrezzatura; decorso ili termine senza aver avuto riscontro, seguirà una diffida ed una messa in mora con la conseguenza di ipotizzare un reato e le relative conseguenze anche in termini di risarcimento dei danni al Comitato retto dalla Signora Cerruti se si dovessero affittare i costumi per l’anno 2024. Il concetto è molto chiaro: quei costumi, quelle bandiera e quei tamburi sono del Palio e della gente di Montechiaro e di chiunque eserciti il diritto di correre il Palio di Asti.
PAOLO LUZI, Sindaco di Montechiaro.
Nella foto: il sindaco di Montechiaro Paolo Luzi, a sinistra, con Ernestino Rebaudengo.