Sabato 22 la Chiesa parrocchiale di Montechiaro d’Asti si è affollata per la ricorrenza di due occasioni molto speciali: la festa di Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti, e il 35° anniversario di fondazione del Coro polifonico, diretto con competenza e sensibilità da Manuela Vandero.
Ad aprire la serata è stato il parroco don Emanuele Baviera, che ha accolto i presenti ricordando la figura di Santa Cecilia, martire cristiana avvolta da una tradizione ricca di fede e leggenda, capace nei secoli di ispirare artisti e coristi di ogni tempo. Accanto a lui, il sindaco Maurizio Marcanzin, che ha espresso gratitudine al coro per il servizio che ogni domenica rende alla comunità, confidando anche un ricordo personale: «Una volta ho suonato anch’io con il coro – ha scherzato – e conservo ancora quell’esperienza nel cuore».
La conduzione della serata è stata affidata a Elsa Ormea, moglie del corista Giancarlo Merlone e sindaco di Cossombrato, che ha ripercorso la storia del coro fin dalle sue origini, voluto da don Luigi Boeri. Nel tempo il gruppo vocale ha ampliato il proprio raggio d’azione, portando la musica anche nelle parrocchie vicine, accogliendo nuovi componenti provenienti da Chiusano, Tonco, Cossombrato e Asti.
Tra i momenti più apprezzati dal pubblico, l’intervento del baritono Aldo Casorzo, che ha eseguito con eleganza l’“Ave Maria” di Gounod e il celebre “Panis Angelicus” di Franck. Il Coro Polifonico ha poi proposto alcuni brani inediti, come Benia Calastoria di Bepi De Marzi e il madrigale Vergine Santa e Pia di J. Tabourot, accanto a pezzi già presenti nel repertorio, tra cui Vergine degli angeli di Verdi e Maria lassù di De Marzi.
La serata si è conclusa con una toccante dedica: l’“Ave Maria” di Arcadelt in memoria di don Luigi Boeri e dei coristi scomparsi, un momento particolarmente sentito dalla comunità.
Il clima di festa è proseguito nel salone della Pro Loco, dove un rinfresco e il tradizionale pranzo in onore di Santa Cecilia hanno riunito coristi, sostenitori e cittadini, chiudendo in bellezza una ricorrenza speciale nell’anno del Giubileo. E non finisce qui: il coro sarà nuovamente protagonista il 20 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Camerano Casasco, con un concerto in attesa del Natale.