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A tutta natura

Montegrosso, dai ghiacci al deserto i viaggi estremi di Paolo Piacenza

Lapponia, Islanda, Giordania: dopo la trasferta a Ojmjakon nel villaggio più freddo del mondo riparte la sua voglia di conoscere e sperimentare

Ci aveva incuriosito con la sua straordinaria esperienza di viaggio a Ojmjakon, il villaggio più freddo al mondo, nella Russia siberiana, dove, durante il suo soggiorno, insieme all’amico d’infanzia Damaso Damasio, si toccarono i 62 gradi sotto zero. Poi due anni di stop a causa della pandemia; ma nel 2022 la voglia di Paolo Piacenza, titolare di una palestra a Montegrosso, dove vive, di sperimentare con i suoi viaggi luoghi sicuramente insoliti del pianeta è ripresa a pieno ritmo. In una distanza di oltre 5 mila chilometri tra loro, ha raggiunto i ghiacci e i venti gelidi della Lapponia e dell’Islanda per poi incontrare i 50 gradi del deserto della Giordania. «Sono state esperienze straordinarie, in cui ancora una volta ho potuto venire a contatto con luoghi in cui la natura ha caratteri eccezionali. Dal freddo dei – 14 gradi della terra dei Sami, in Lapponia, al vento incredibile che soffiava in Islanda, fino al deserto della Giordania, dove con l’amico Luca Badella, di Vigliano, abbiamo percorso oltre mille chilometri, visitando luoghi turistici, ma anche piccoli villaggi poverissimi», racconta Piacenza.

Nel mese di marzo il viaggio in Lapponia, insieme alla compagna Tanja e a Luca Badella: in motoslitta, nel buio della foresta, a caccia dell’aurora boreale, il salmone gustato nella tenda lappone in una zuppa con patate e servito nella kuksa, una scodella di legno ricavata da un’escrescenza del tronco della betulla, la grigliata nella tundra, la visita alla città di Rovaniemi e al villaggio di Babbo Natale. Ad aprile, insieme a Fabrizio Rinaldi, di Calamandrana, destinazione Islanda. «Abbiamo percorso la strada 1 che corre lungo tutta l’isola. Abbiamo così potuto ammirare la cascata Skógafoss, poi la spiaggia nera, di origine vulcanica, la laguna glaciale di Jokulsarlon e la Diamond beach, la “spiaggia dei diamanti”, così chiamata per la grande quantità di iceberg di varie dimensioni di cui è disseminata».

In Islanda il fascino dei cavalli e delle pecore, i geysir, le zuppe di aragosta, ma anche l’incontro con un insolito piatto, lo squalo putrefatto. Dai ghiacci del Nord al deserto del Wadi Rum, in Giordania. È la nuova destinazione di Piacenza, nel mese di giugno, non tralasciando però un breve soggiorno a Roma. «Abbiamo percorso la Strada del re, siamo stati ospitati dai beduini nel deserto; abbiamo visitato la città di Petra. Ma davvero emozionante è stato fare il bagno nel Mar Morto, lago ad elevatissima salinità». «Il viaggio in Giordania mi ha ricordato il deserto del Marocco, che visitai nel 2017 con l’amico Tarik Elfarissi, di Vigliano: credo che lì sia nata la mia passione per i luoghi dalla natura estrema», racconta Piacenza. Ed ha già pronta la sua prossima meta: l’America, con il 2023 che si aprirà tra California, Nevada e Arizona.

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