Allestito sotto la ottocentesca Tettoia di piazza Giordano, vi erano raffigurate le attività tipiche nel passato degli abitanti della borgata, quali l’estrazione del gesso, la coltivazione della canapa, la lavorazione dei salici. Oltre al presepe, lungo i bordi della provinciale che collega la frazione montigliese con l’abitato di Cocconato erano stati installati gruppi di gnomi, ciascuno a rappresentare un rione di Banengo.
Artefice dell’originale iniziativa è stata Maria Ferrando, insegnante in pensione, con la collaborazione di tutti i banenghesi; gli gnomi sono stati realizzati da Giancarlo Ferrero, tagliando obliquamente tronchetti di legno di varie altezze. Intanto vicino alla casetta degli gnomi sono state realizzate simpatiche ambientazioni in miniatura che ricordano le attività dei montigliesi: dal municipio alla scuola, dai negozi all’aula di tribunale.