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Vendemmia Moscato
Attualità

Moscato d’Asti, hanno vinto i vignaioli: concordata una resa di 90 quintali per ettaro

Soddisfatti i vignerons. L’intesa raggiunta ieri sera in seno al Consorzio con 12 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto

Trovata l’intesa con il Consorzio

Alla fine hanno vinto i vignaioli. Vittoria, a dire il vero, annunciata già dai numeri che, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, ha proiettato le vendite di Asti e Moscato, nei primi sei mesi del 2020, a oltre 44 milioni di pezzi, con un balzo del 6,8 per cento. Il consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, riunito lunedì scorso, ha dato il via libera alle rese per la vendemmia 2020: 90 quintali per ettaro di uva atta diventare Asti e Moscato Docg, 10 quintali di riserva vendemmiale e 20% di supero per l’aromatico.

«Son tornati a casa i gatti e le volpi con la coda tra le gambe»

Quanto chiesto con cocciuta veemenza giovedì scorso nell’affollato incontro a Santo Stefano Belbo è stato tradotto in realtà. La proposta della parte agricola è passata con dodici voti favorevoli, sei contrari e un astenuto. Risultato senza discussione, che mette a tacere le voci di un colpo di coda di alcune aziende che volevano una resa dell’uva docg a 75 quintali/ettaro con un “supero” a 45 quintali/ettaro. «Così favoriamo gli spumantelli a scapito dell’Asti e della qualità» aveva tuonato, giovedì scorso, Giovanni Bosco, presidente del Ctm, il Coordinamento Terre del Moscato. Che, sul sito dell’associazione, commenta graffiante: Così i conti tornano e così son tornati a casa anche i gatti e le volpi, ma con la coda tra le gambe!».

Proposta passata ma non all’unanimità

Pacata, invece, la dichiarazione si Stefano Ricagno, vicepresidente del Consorzio. «Attraverso un confronto serio e costruttivo- scrive – il consiglio di amministrazione ha approvato con 12 voti a favore, sei contrari e un astenuto la proposta di resa per la vendemmia che verrà inviata in Regione. Un confronto che ha visto la parte agricola unita e rispettosa dei ruoli ma con la voglia di condividere un vero obiettivo di crescita della denominazione».

Sospiro di sollievo, dunque, tra i vignerons che si stanno preparando alla vendemmia. I grappoli sono in maturazione, sani e turgidi. Il raccolto dovrebbe iniziare nella prima settimana di settembre.

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