Anche sabato lo stop al traffico davanti al Mazzetti non ha funzionato
E’ sabato pomeriggio. Sono le 17.30 e Palazzo Mazzetti, ancora per pochi giorni sede della mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia” è molto affollato. Gruppi, famiglie e singoli visitatori entrano ed escono dall’ingresso dell’edificio, ma ancora una volta, come quasi tutti i sabati e le domeniche, la loro preoccupazione principale è quella di non finire travolti dalle auto in transito tra piazza Roma e via Giobert, lungo corso Alfieri. Decine di macchine, moto e anche diversi furgoni transitano in barba a ogni restrizione dal momento che quel tratto di strada sarebbe chiuso al traffico come indicato dalla “famosa” ordinanza che avrebbe dovuto limitare il passaggio delle auto per agevolare i visitatori della mostra.
Ordinanza che prevede dal 14 settembre al 16 febbraio, domenica prossima, la chiusura al transito dei veicoli dalle 13 del sabato alle 20 della domenica, ma che non ha sortito particolari effetti anche perché il divieto di accesso da via Monsignor Rossi, in direzione di piazza Roma, è stato “segnalato” da una transenna, se presente, puntualmente “sbattuta” in un angolo dai soliti ignoti. Così, sabato pomeriggio, ancora una volta (probabilmente la penultima data l’imminente chiusura della mostra) le auto passano creando i soliti disagi ai turisti che vorrebbero fermarsi davanti al Mazzetti per decidere cosa fare dopo la visita.
Poco importa che ci siano tra loro passeggini e carrozzine con bimbi di pochi mesi: i genitori devono sbrigarsi a levarsi di mezzo per non rischiare di essere sfiorati o investiti. Peccato, perché valorizzare la cultura, per una città che punta a farla diventare un volano economico, dovrebbe essere prioritario. Ad Asti no. La speranza è che, almeno per la prossima mostra l’amministrazione prenda i provvedimenti del caso, possibilmente facendoli rispettare.