I fondi pubblici diminuiscono, la Cgil vede fosco sul futuro dei trasporti. Per ottenere introiti che garantiscano il servizio, il sindacato offrirà all'Asp una serie di proposte: su tutte, mettere a pagamento le navette elettriche e di modificarne il percorso e la proposta di un tragitto ad anello che dalla stazione ferroviaria vada al nuovo Tribunale…
Previsto il 2 maggio, è stato spostato a venerdì 10 maggio lincontro tra sindacati, Amministrazione comunale e Asp sul futuro dellazienda partecipata al 55% dal Comune. Incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali per conoscere il piano industriale dellazienda che si occupa di diversi servizi pubblici, dal trasporto cittadino alligiene urbana. E che, nelle scorse settimana, ha annunciato vari interventi per far fronte al drastico taglio di fondi da parte della Regione, che si è poi riflesso, a cascata, sul Comune. Tradotto in numeri, parliamo di 800mila euro in meno per il 2013 da destinare al trasporto pubblico locale, che si vanno ad unire ai 500mila euro decisi dal Comune sempre per questo comparto sempre per questanno, in seguito ad una diminuzione di trasferimenti da Torino, in spesa corrente, pari a 8,5 milioni di euro (tanto che allIgiene urbana questanno andranno 500mila euro in meno).
Ma come si presenteranno i sindacalisti allincontro? «Per noi – commenta Fabio Dura, segretario provinciale Filt Cgil – è indispensabile che lazienda presenti un piano industriale, altrimenti è la fine. Bisogna infatti vedere cosa il Comune vuol fare. Se ha intenzione di continuare a ridurre i fondi allazienda, anno dopo anno, arriveremo al capolinea, in quanto il trasporto pubblico scomparirà, dato che sarà talmente mal organizzato che nessun cittadino lo utilizzerà più. Se, invece, come noi auspichiamo, esiste la volontà di investire sullazienda, allora il discorso è diverso». Dura quindi ricorda anche quali sono, secondo la Filt Cgil, le opportunità che lazienda potrebbe cogliere per ottenere introiti che possano garantire di mantenere il servizio a fronte di una riduzione di fondi pubblici.
«Abbiamo innanzitutto chiesto di mettere a pagamento le navette elettriche in centro, dato che ci sembra logico che si possa guadagnare da un servizio che è rimasto gratuito a differenza delle altre linee degli autobus. Poi abbiamo chiesto di modificarne il percorso, proponendo, ad esempio, un tragitto ad anello che dalla stazione ferroviaria vada al nuovo Tribunale, zona non ancora servita, ponendo contemporaneamente fine alla concorrenza interna tra navette e linea 4, che porta solo svantaggi (due idee, queste, sostenute con forza anche dalla Fit Cisl, ndr). Infine, riteniamo che lAsp potrebbe avviare unagenzia viaggi (dato che è già dotata di un servizio noleggio), aprire al pubblico il distributore di metano di Valbella, o avviare un servizio di pompe funebri».
e.f.