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"Né di destra né di sinistra" Il movimentodi Oscar Giannino anche ad Asti
Attualità

"Né di destra né di sinistra" Il movimento
di Oscar Giannino anche ad Asti

Nell'astigiano c'è interesse per le 10 proposte "di ispirazione riformatrice e liberale" lanciate da Giannino, giornalista economico, Luigi Zingales e Michele Boldrin. Mercoledì alle 18 la presentazione del circolo territoriale, in vista delle imminenti elezioni politiche

«Non siamo né di destra né di sinistra, siamo un movimento aperto a tutti quelli che si riconoscono nei 10 punti del nostro progetto ma vogliamo un rinnovamento della classe politica e, infatti, tra i nostri candidati non ci saranno volti già noti ma nuove facce e, sicuramente, nessun riciclato». E’ così che Gianni Bosso, uno dei coordinatori astigiani di “Fermare il declino” spiega la nascita del nuovo movimento fondato dal giornalista economico Oscar Giannino. “Fermare il declino Asti e provincia” ha un suo circolo territoriale che sarà presentato mercoledì alle 18 nel bar ristorante “360°”, ospitato all’interno del Movicentro di piazza Medaglie d’Oro.

Oltre ad Oscar Giannino hanno dato vita al movimento anche Luigi Zingales e Michele Boldrin. «Il movimento si presenta alle elezioni equidistante dai vecchi partiti politici – spiega Bosso – perché, per far funzionare i treni regionali, rilanciare l’economia, dare servizi ai cittadini non è necessario essere di questo o quello schieramento politico».
“Fermare il declino” è nato pochi mesi fa attorno a 10 proposte «di ispirazione riformatrice e liberale e ha come obiettivi tagliare e rendere più efficiente la spesa pubblica, ridurre le tasse su chi produce, abbattere il debito pubblico anche attraverso la vendita di proprietà pubbliche, premiare il merito tra i dipendenti pubblici, promuovere liberalizzazioni e concorrenza, eliminare i conflitti di interesse e dare prospettive e fiducia agli esclusi attraverso un mercato del lavoro più flessibile e più equo».

Il coordinamento di Asti è affidato, oltre che a Bosso, anche a Mario Mortara e Nadir Rodella.
«L’ambizione del movimento è di costituire un partito politico aperto a movimenti civili e locali, ma che escluda alleanze con partiti politici esistenti, con nuove liste rappresentate da vecchi leader e con la classe dirigente responsabile del declino del nostro paese» spiegano i promotori insistendo sull’aspetto del rinnovamento di volti  e che questo non sia solo apparenza ma anche sostanza.
Il movimento ha già incassato il sostegno di oltre 40mila cittadini «e questo ci ha dato la forza di essere presenti alle elezioni politiche e regionali con il nostro simbolo – dichiarano i responsabili nazionali –  Nessuna compromissione con il sistema dei vecchi partiti; occorre una grande operazione di pulizia nel nostro sistema e la possono fare soli i cittadini che non hanno avuto responsabilità nel disastro attuale».

Questa linea viene sposata in pieno dai coordinatori astigiani che rilanciano: «Non possiamo più permetterci di lasciare il paese in mano a politici che antepongo il proprio interesse a quello dello stesso né tollerare casi come quelli che hanno colpito alcuni consiglieri della Regione Piemonte o funzionari del Ministero dell’Agricoltura». La presentazione del coordinamento astigiano è aperta a tutti i cittadini.

Riccardo Santagati

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