Non è ancora sopito il risentimento degli albergatori astigiani per le prospettive di grandi flussi turistici promessi per i tre grandi eventi che hanno interessato direttamente o indirettamente
Non è ancora sopito il risentimento degli albergatori astigiani per le prospettive di grandi flussi turistici promessi per i tre grandi eventi che hanno interessato direttamente o indirettamente l'Astigiano nel 2015: Expo a Milano, Ostensione della Sindone a Torino e bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco a Castelnuovo. «Due anni di riunioni e di tavoli, tavolini e quant'altro per non avere alcun riscontro -? dichiara deciso Luca Mogliotti, presidente del Consorzio Albergatori e Ristoratori di Asti nonchè titolare di hotel -? La Sindone, rispetto alla precedente Ostensione, non ha portato nessuno perché questa volta è stata dilatata su un lungo periodo che ha consentito alle strutture torinesi e dell'hinterland di assorbire tutte le prenotazioni.
Per Don Bosco, così vicino a noi, siamo rimasti a bocca asciutta perché i salesiani hanno accolto in proprio i pellegrini che avevano bisogno di pernottare. Sull'Expo si è raggiunta l'apoteosi delle mancate promesse: nel mio albergo (e in quelli della stragrande maggioranza dei colleghi) non è stato fatto un solo check in di un visitatore "puro" dell'Expo che sia venuto qui ad Asti». Tre grandi occasioni perse per l'indotto turistico cittadino. «Finora, se sopravviviamo – dice ancora Mogliotti ?- è perché i gruppi ce li andiamo a cercare noi, quasi uno per uno, con iniziative di singoli imprenditori verso singoli tour operator». E si sono anche ribaltati i ruoli: gli albergatori non sono più un segmento "a servizio" del turismo ma spesso sono loro a creare pacchetti notte+ingressi alle mostre o ai musei cittadini.
d.p.