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«Nel parco Biberach quella strada non si farà»
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«Nel parco Biberach quella strada non si farà»

Sapevate che il parco Biberach, esteso su 33.000 mq, conta 190 alberti, 83 arbusti, 3 fontanelle, 66 panchine, 7 siepi, 7 tratti di siepi e 16 aree con manto erboso? Questi sono solo alcuni degli

Sapevate che il parco Biberach, esteso su 33.000 mq, conta 190 alberti, 83 arbusti, 3 fontanelle, 66 panchine, 7 siepi, 7 tratti di siepi e 16 aree con manto erboso? Questi sono solo alcuni degli interessanti risultati emersi dal Censimento delle aree verdi effettuato dal Comune attraverso un software e l’analisi, sul campo, di tutti gli alberi, siepi, arbusti e arredi del verde cittadino. E’ grazie al programma Ginve (www.ginve.it) che l’ente comunale può avere una gestione informatizzata del verde pubblico e, attraverso semplici click, sapere in tempo reale che tipo di albero si trovi in un certo spazio geografico di un giardino, parco o area verde. Non solo.

Il settore competente (dirigente Elena Berta) può accedere ad un’infinità di informazioni sull’albero oggetto della ricerca come la specie, l’età, lo stato di conservazione, se necessita di potature e con quali tempistiche, o altri dettagli utili a gestire la conservazione nel migliore dei modi. Lo stesso vale per le siepi, gli arredi e i giochi installati nelle aree verdi i quali, in ogni caso, vengono verificati uno ad uno bimestralmente da un servizio che si occupa della loro sicurezza. Grazie a Ginve gli uffici sanno di dover gestire 12.600 alberi (il primo ad essere stato censito e registrato sul programma è stata una Paulownia tomentosa) e possono definitivamente sfatare la leggenda che vede la magnolia come la specie più diffusa in città. «In realtà ad Asti ci sono moltissimi tigli e aceri – spiega Elena Berta – anche se le magnolie sono più evidenti».

L’indagine sugli alberi è stata presentata al circolo Nosenzo di via Corridoni davanti ai rappresentati del comitato spontaneo del parco Biberach. Il vice sindaco Davide Arri, l’assessore all’Ambiente Alberto Pasta, l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Bagnadentro, il dirigente dell’Urbanistica Angelo Demarchis e la stessa Elena Berta, prima di spiegare il censimento degli alberi, hanno dato ai cittadini una buona notizia che riguarda proprio il Biberach. Si tratta dell’inserimento nella Variante 31 (la cui discussione avverrà in Consiglio entro la primavera) della cancellazione del prolungamento di via Rino Rossino. La strada, secondo un primo progetto, rischiava di essere allungata attraverso il parco fino all’innesto con via Angelo Gatti e via Fantaguzzi; nel fare ciò, si sarebbe dovuto costruire anche un parcheggio.

Stralciati la strada e il parcheggio, sul parco Biberach resta però in piedi il progetto di costruire un condominio al posto della cascina che oggi sorge al termine di via Rossino, proprio a pochi metri dal parco. Un progetto autorizzato che, però, ha sollevato in passato molte perplessità tra i residenti della zona. Durante l’incontro un cittadino ha invece chiesto agli amministratori di farsi portavoce all’Asl affinché l’area verde all’interno dell’ex Maternità venga pulita e tenuta in ordine per impedire non solo l’accumulo di immondizie ma anche la presenza di topi e altri animali infestanti. Gli amministratori hanno invece annunciato l’intenzione di installare, in estate, un palco per portare musica e animazione al Biberach «così da riappropriarsi di un verde pubblico – ha detto Pasta – che appartiene a tutta la comunità».

Riccardo Santagati

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