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Rapporto Migrantes 2022
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Nell’Astigiano oltre 23.900 stranieri, in prevalenza giovani

E’ emerso dal XXXI Rapporto Immigrazione 2022 a cura di Caritas e Migrantes, intitolato “Costruire il futuro con i migranti”

E’ stato presentato, nei giorni scorsi, il XXXI Rapporto Immigrazione 2022 a cura di Caritas e Migrantes, intitolato “Costruire il futuro con i migranti”. Ad illustrarlo il curatore Simone Varisco, alla presenza, tra gli altri, del vescovo Marco Prastaro e del Prefetto Claudio Ventrice.
Come i precedenti, anche questo dossier ha voluto fornire dati utili a conoscere la reale situazione delle migrazioni in Italia e in Europa.
«Esistono due i tipi di migrazione – ha esordito Simone Varisco – uno di tipo “legittimo”, di chi fugge da una guerra, e uno di tipo “economico”, di chi cerca un lavoro».

La situazione italiana

Nell’ultimo anno, per la prima volta nella storia e per l’acuirsi di contesti di crisi come la guerra in Ucraina, le persone fuggite dai propri Paesi hanno superato la soglia di 100 milioni a livello mondiale. I dati post pandemia attestano, comunque, leggeri segnali di ripresa come, ad esempio, la crescita complessiva della popolazione sia fra gli Italiani che (per la prima volta) fra i cittadini stranieri. Poco incoraggianti sono, invece, i dati che riguardano l’ambito della scuola.
«Nell’anno scolastico 2020/2021 – ha sottolineato Varisco – si è registrato un significativo calo del numero di alunni con cittadinanza straniera: oltre 11mila in meno rispetto al periodo precedente».
In Italia si trovano oltre 190 nazionalità differenti, cinque delle quali (rumena, albanese, marocchina, cinese e ucraina) rappresentano la metà percentuale dei cittadini stranieri. Per quanto riguarda i motivi di richiesta di soggiorno, continuano a prevalere quelli di ricongiungimenti familiari, seguiti dai motivi di lavoro (che, nel 2021, hanno rappresentato il 27,8% del totale), di studio (che si fermano a un esiguo 2,6%, in leggera ripresa, comunque, rispetto al 2020) e infine i motivi di protezione internazionale che, dopo il picco degli anni 2016/2017, nel 2021 hanno registrato una notevole ripresa soprattutto a beneficio di cittadini di Pakistan, Bangladesh e Nigeria.
In totale sono 2.400.000 le famiglie miste: di queste, una su 4 ha almeno un componente straniero, 3 su 4 hanno tutti i membri stranieri.

Il contesto astigiano

«In Asti e provincia risiedono 23.902 stranieri, di cui il 48,6% maschi e il 51,4% femmine – ha proseguito Varisco – che rappresentano l’11,5% della popolazione totale. Quest’anno, rispetto al 2021, è stato registrato lo 0,5% in più di residenti stranieri, in controtendenza rispetto alla media regionale che registra lo 0,4% in meno».
Altro dato interessante è che la popolazione straniera è formata in prevalenza da giovani. «Per ogni anziano straniero residente in Italia – spiega il curatore – ci sono più di tre giovanissimi sotto i 14 anni, mentre per ogni anziano italiano c’è “mezzo giovane” con cittadinanza italiana».
Un rapporto approfondito che ha valutato ogni aspetto della migrazione e che, come si legge a conclusione del dossier , «è utile per offrire a chi è accolto la possibilità di creare».
«Viviamo in un mondo che si evolve – ha commentato il vescovo Prastaro a conclusione della presentazione – e ben vengano questi rapporti perché il fatto di poter accedere a tanti dati ci permette di fare valutazioni più serene e oggettive».

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