Un giornale scolastico digitale per consentire agli studenti di esprimere la propria voce.
Intitolato “Nero su bianco”, è stato realizzato da 15 studenti del triennio del liceo classico “Vittorio Alfieri”.
Come spiega la dirigente scolastica, Maria Stella Perrone. «Il rammarico più ricorrente espresso dagli studenti in questi mesi di pandemia – evidenzia – è stato quello di non far sentire la propria voce, di non avere occasioni comuni per riflettere, dibattere, confrontarsi sulle tematiche del presente. E’ nata così la proposta agli studenti di un progetto comune, di cui in questi momenti si è sentita particolarmente la mancanza: la stesura di un giornale digitale d’istituto. Progetto che ha spinto gli alunni a misurarsi con argomenti di attualità, presentandoli dal proprio punto di vista e al tempo stesso confrontandosi con i vincoli di uno stile giornalistico».

Il progetto

ll progetto “Giornale di Classe” ha coinvolto più di 100 istituti italiani che hanno potuto realizzare un proprio giornale in versione digitale, utilizzando la piattaforma “iltuogiornale.it”.
Dopo aver ascoltato due webinar introduttivi condotti da Alfonso Ruffo, direttore editoriale del Gruppo Economy, sull’organizzazione degli articoli e il ruolo del giornalista nel mondo odierno, un gruppo di 15 alunni di classi diverse del triennio del liceo ha potuto misurarsi con l’esperienza della redazione di un giornale di istituto. Hanno così organizzato l’attività all’interno di un’aula virtuale appositamente creata, aperta a confronti, discussioni e proposte. Lì hanno deciso gli argomenti da trattare, postato le bozze degli articoli e le fotografie. E si sono confrontati sul titolo del giornale, scelto tra varie proposte, ovvero “Nero su bianco”. Gli articoli, coordinati e selezionati dalla docente Rossana Levati che ne ha curato l’impaginazione, sono confluiti in un giornale di otto pagine.

Il commento della dirigente

«Gli studenti – conclude la dirigente – hanno potuto vivere una prima esperienza, anche se parziale, con il difficile compito del giornalista, tra il dovere di informare e quello di sollevare problemi e riflessioni sulla realtà quotidiana, evidenziandone problemi e criticità.
Il progetto è stato inoltre un’occasione per confrontarsi con la dimensione digitale, mettendo in campo alcune abilità, come quella di creare codici digitali per ascoltare sull’app Spotify alcune canzoni citate negli articoli. Insomma, un lavoro dove ognuno ha fatto la sua parte e che speriamo di portare avanti nel tempo».