Il “ring” dello scontro è sempre lo stesso, il mercato di piazza del Palio, e i protagonisti che lo animano sono ancora loro, i rappresentanti delle associazioni che parlano a nome degli ambulanti e che si accusano a vicenda di non fare gli interessi degli operatori. Una “battaglia” a colpi di comunicati stampa, dichiarazioni di fuoco e accuse incrociate alla quale assistono gli astigiani, probabilmente sempre con meno entusiasmo.
Ancora una volta è il Goia di Asti a dare il là all’ennesimo “j’accuse” verso l’amministrazione Rasero e lo fa a poche ore dopo che il Comune ha confermato lo stop al mercato di sabato 13 settembre, nel week end delle Sagre. Stop deciso, spiegano dal Comune, in accordo con i rappresentanti degli ambulanti e a causa della scarsa partecipazione all’analogo mercato nella vigilia delle Sagre dell’anno scorso.
«L’attuale amministrazione comunale dimostra, ancora una volta, di non voler ascoltare davvero la voce degli ambulanti, preferendo dare retta a pochi soggetti, spesso scollegati dalla realtà del settore, che si fanno forza in consultiva con sigle e rappresentanze che nulla hanno a che vedere con il nostro lavoro – dichiarano i vertici locali di Goia – Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: ogni settimana un nuovo banco che chiude, ogni giorno una famiglia che perde il proprio sostentamento. E quando si prova a far presente questa situazione, la risposta è sempre la stessa: “Non rompere”. È davvero questa l’idea di dialogo e confronto che dovrebbe guidare chi amministra la cosa pubblica? Nel frattempo, assistiamo allo smantellamento progressivo di una delle economie più importanti di Asti. La verità è sotto gli occhi di tutti: chi sta dicendo sempre “no” non siamo noi. È l’amministrazione che, con ostinazione e arroganza, rifiuta qualsiasi confronto serio e costruttivo. È una vergogna. E la città lo sa».
Parole alle quali la Fiva Confcommercio replica tramite la presidente Raffaela Gigliodoro e il vice Elvio Ferrero. «Pur comprendendo le difficoltà che molti di noi stanno affrontando, crediamo che sia ingiusto e poco costruttivo scaricare ogni responsabilità sull’amministrazione. In questi mesi abbiamo visto un impegno concreto da parte degli uffici competenti e dell’assessore di riferimento, con cui è stato avviato un dialogo aperto e trasparente, volto a trovare soluzioni realistiche e sostenibili. Le sfide del commercio su area pubblica non nascono oggi e non dipendono solo da decisioni locali, ma da dinamiche complesse che coinvolgono anche politiche nazionali, cambiamenti nelle abitudini dei consumatori e difficoltà economiche diffuse. Siamo convinti – continuano Gigliodoro e Ferrero – che un confronto civile e rispettoso, basato su proposte e non su polemiche, sia l’unico strumento utile per tutelare la nostra categoria. Attacchi generici e strumentali rischiano solo di indebolire la nostra voce e compromettere i progressi fatti finora. Invitiamo quindi tutti i colleghi a unirsi in un fronte comune, collaborando con le istituzioni e lavorando insieme per valorizzare il nostro lavoro, migliorare i mercati cittadini e affrontare con serietà le vere criticità del settore. Uniti si può. Divisi, no».
[nella foto il mercato di piazza del Palio]