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Attualità
Dibattito

Nizza: casa di riposo, il Comune chiederà al gestore la durata della sospensione

In discussione la chiusura della Casa di Riposo “Papa Giovanni XXIII”
Dibattito vivace in commissione “Sanità”, convocata dal presidente Massimiliano Spedalieri, consigliere di minoranza di “Nizza Futura” e già assessore nello stesso ambito, per discutere della chiusura della Casa di Riposo “Papa Giovanni XXIII”: «Vorremmo capire cosa abbia portato Anteo, l’azienda che gestisce per il Comune di Nizza, a prendere questa decisione».

La convenzione con i privati, ha ricordato l’assessore ai servizi sociali Ausilia Quaglia, fu stipulata dall’ente benefico di gestione della residenza per anziani (Ipab), e poi al suo scioglimento, anche in base alle normative regionali, trasferita nella titolarità al Comune di Nizza: «L’impegno è fino al 2031 nel gestire sia la residenza per autosufficienti (Ra), ovvero la casa di riposo “Papa Giovanni XXIII”, che la vicina Rsa, in via Pasubio, per non autosufficienti».

All’amministrazione, ha precisato l’assessore, Anteo ha parlato di una scelta di trasferire in diversa propria struttura gli ospiti della Ra per una duplice ragione: «Hanno menzionato l’aumento eccessivo dei costi di riscaldamento, ma anche difficoltà nel reperire il personale». L’accusa della minoranza, ha cui hanno dato voce il consigliere Mauro Oddone, è di non aver agito con sufficiente tempestività: «La comunicazione è arrivata il 30 marzo, ma avevate già sentori di questo rischio di chiusura?». Decisivo poi il contenuto della comunicazione di Anteo al Comune: vi si parla di “sospensione del servizio” e non di “chiusura”.

Ha commentato la capogruppo di “Nizza Futura”, Laura Grasso: «Quanto potrebbe durare questa sospensione, mesi, anni? La serietà dell’azienda è stata discutibile». Altro elemento significativo, la tendenza sanitaria regionale recente, per gli autosufficienti, nel favorire il supporto domiciliare anziché l’inserimento in struttura.

Quaglia: «Potrebbe spiegare la minora presenza di ospiti nella Ra». Concordi maggioranza e opposizione sul fatto di trattare la questione come importante a prescindere, che sia grande o piccolo il numero di persone coinvolte. Dal sindaco Simone Nosenzo, l’invito a fornire suggerimenti per eventualmente ridiscutere la convenzione. Con precisazione del capogruppo di maggioranza Andrea Forin: «Stiamo attenti a non mettere a rischio il servizio alla Rsa con la sua quarantina di ospiti». Decisione finale della commissione, una comunicazione ufficiale ad Anteo. Nosenzo: «Chiederemo di circostanziare la sospensione. Se indeterminata, senz’altro il nostro atteggiamento sarà diverso. Coinvolgeremo nelle valutazioni anche il Cisa Asti sud».

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