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Attualità
Il ricordo

Nizza e i carabinieri ricordano la strage di Nassiriya e il sottotenente Cavallaro

Cerimonia al cimitero nicese dove l’uomo è sepolto. Presenti la moglie e la figlia Lucrezia. A suo nome istituita una borsa di studio

Venerdì scorso, al cimitero di Nizza Monferrato, alla presenza del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Paolo Lando, dell’ispettore regionale per il Piemonte dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo generale di brigata Marcello Bergamini, delle autorità civili regionali, provinciali e locali, ed innanzi ad una folta rappresentanza di studenti delle scuole medie della città, è stato celebrato il 21° anniversario del sacrificio del sottotenente dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, caduto a Nassiriya, insieme 19 militari Italiani, il 12 novembre 2003.

La vedova Sabrina e la figlia Lucrezia hanno come ogni anno presenziato alla toccante deposizione di un cuscino di fiori innanzi alla cappella che custodisce le spoglia del militare cui è seguita una partecipata messa all’aperto officiata dal cappellano militare della Scuola allievi Carabinieri di Torino, Don Alaa Altarcha.

Come ogni anno è seguita poi la cerimonia di consegna ufficiale delle borse di studio istituita dalla famiglia Cavallaro in ricordo del congiunto e rivolte agli studenti della scuola media Carlo Alberto dalla Chiesa che, nell’anno scolastico 2022/2023, hanno conseguito eccellenti risultati.

La cerimonia è stata preceduta da una breve commemorazione organizzata dai ragazzi della scuola che hanno voluto recitare una poesia composta per l’occasione e consegnarne una copia alla famiglia Cavallaro.

Negli interventi istituzionali che sono seguiti, il preside dell’Istituto scolastico che ha rivolto un pensiero ai tanti servitori dello Stato che hanno perso la vita nei conflitti ed a quelli che la perderanno nei conflitti attuali e futuri sottolineando l’assurdità dei 57 conflitti allo stato in corso in tutto il mondo.

E’ seguito il commosso intervento della figlia Lucrezia che ha sottolineato come l’importanza del fare memoria, l’orgoglio di essere figlia di un carabiniere che ha donato la vita per i propri ideali  ed il supporto di tutte le persone che le sono state vicino in questi anni, l’abbiano aiutata a superare la gravissima perdita del papà.

Il comandante provinciale dei Carabinieri,   prima di consegnare gli attestati insieme alle altre autorità, ha voluto ricordare la generosità del “fratello d’armi”, Giovanni Cavallaro; generosità che, in sua memoria, la famiglia ha voluto perpetuare istituendo la borsa di studio.

 

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