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Cirio
Attualità
Ufficializzazione della data

Nizza: Francesco Cirio è nato il 24 dicembre 1835, lo conferma anche il certificato

Iniziative per la riscoperta del patriarca dell’industria conserviera
Con l’ufficializzazione della data di nascita di Francesco Cirio puntano a crescere ulteriormente a partire dal 2023, all’ombra del “Campanòn” e non solo, le iniziative per la riscoperta del patriarca dell’industria conserviera. «Il certificato di battesimo, reperito presso l’Archivio Diocesano, ci dice che nacque a Nizza Monferrato il 24 dicembre 1835, per essere battezzato il giorno seguente a Sant’Ippolito – spiega il consigliere delegato alla promozione Maurizio Martino – Si tratta di una novità interessante, confermata dai documenti, perché finora di parlava di una nascita nel 1836».

Su questo illustre personaggio esiste molta poca pubblicistica. Oltre al volume di Giuseppe Ubezzi, pubblicato dall’Accademia di Cultura Nicese l’Erca, hanno contribuito a risvegliare l’interesse due volumi, il primo un racconto a firma di Peter e Alberto Signorini, discendenti di un antico socio di Cirio (“Come natura crea”), il secondo un romanzo di Allegra Groppelli e Beba Slijepcevic (“Che il mondo ti somigli”). Presentati entrambi a Fontanile, tra la primavera e l’estate, il secondo è stato al centro anche di una presentazione nell’ambito di “Libri in Nizza”. È lo storico Beppe Baldino a ricordare come alla notorietà nazionale del personaggio, e dell’azienda a suo nome, sia quasi mai corrisposto finora il richiamo alla sua origine nicese: «Ho continuato a raccontarne e scriverne anche come provocazione. Tutti davano per scontato che fosse napoletano».

Da lui, anche la conferma, inserita per finzione nel romanzo, dell’amicizia con don Giovanni Bosco: «Ne parla Geremia Bonometti, vescovo di Cremona, in un discorso alla scomparsa dell’imprenditore». Ora l’intento, in sinergia ampia che include i comuni di Nizza e Fontanile, l’azienda Conserve Italia (titolare del marchio Cirio), il centro studi a suo nome e altri partner in fase di definizione, tra cui la discendente Stefania Bandini, è proseguire il percorso di riscoperta e rilancio dell’illustre personaggio, con l’obiettivo di arrivare a una nuova pubblicazione. Incaricata di coordinare questo lavoro un’altra ricercatrice storica, l’albese Patrizia Deabate: «Un’impresa importante, che sono felice di intraprendere.

Francesco Cirio ha una storia ricca e complessa, che merita di essere riscoperta. Partiremo dalle pubblicazioni già presenti, per poi proseguire nel valutare il nuovo materiale. Grazie in anticipo all’amministrazione comunale e a tutte le professionalità e partner che saranno interpellati».

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