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Attualità
Viabilità e sicurezza

Nizza: l’incrocio spopola su You Tube

È quello tra via Roma, via Cirio e via IV novembre: sul canale Sotomaior10TV viene definito «L’incrocio più terribile d’Italia (e del mondo?)»
Uno dei temi più dibattuti che riguarda Nizza è il famoso incrocio col semaforo, quello tra via Roma, via IV Novembre, via Cirio e piazza San Giovanni. Spenti nel periodo estivo, quando le scuole sono chiuse, e operativi quando le scuole sono in funzione. Tante sono le denunce, soprattutto da parte dei pedoni, sulla viabilità e la sicurezza dell’incrocio. La situazione infatti è da sempre stata molto divisiva: c’è chi dice che quando è acceso genera code lunghissime, risentendone la viabilità e chi, di contro, afferma che quando sono operativi i semafori i pedoni possono attraversare in sicurezza.

A tal proposito già Politeia, il circolo politico culturale, aveva organizzato una raccolta firme per tenere acceso l’impianto anche d’estate. La raccolta aveva ottenuto la sigla di più di 250 firme, il minimo insindacabile per far si che una proposta potesse essere presa in carico dal Comune. L’amministrazione comunale, tuttavia, era rimasta sulla propria posizione di tenerli spenti quando le scuole erano chiuse.

Quell’incrocio è arrivato poi a essere protagonista di un video caricato su YouTube, la famosissima piattaforma per contenuti, intitolato «L’incrocio più terribile d’Italia (e del mondo?)», da parte del canale Sotomaior10TV, che oggi conta all’attivo quasi 600 mila iscritti.

Il video ironizza sull’incertezza provocata su chi abbia la precedenza o meno. Stando al Codice della Strada e la segnaletiche posta, che secondo il creatore del contenuto spiegano perfettamente come dovrebbe funzionare la viabilità anche se molti non la capiscono, l’ordine della precedenza va in ordine di importanza a: chi viene dalla stazione, chi viene dal Pellati e infine chi viene da Incisa.

I semafori sono in letargo d’estate dal 2016, anno di insediamento dell’attuale sindaco Simone Nosenzo, il quale ribadisce che: «Stiamo aumentando il monitoraggio in modo che tutti rispettino il codice della strada».

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