La Chiesa del Cuore immacolato di Maria, conosciuta più semplicemente come «Martinetto» è una dei luoghi del cuore d’infanzia di moltissimi nicesi. Tra compleanni, feste, pomeriggi passati all’aria aperta a giocare tra bambini il Martinetto smuove qualcosa nei ricordi dei nicesi e non. Per “rimetterlo” in vita e farlo splendere come un tempo la parrocchia di San Giovanni Lanero ha concesso un comodato d’uso di 5 anni all’Associazione di volontariato «Il ponte di pietra», che rappresenta la comunità macedone tra Nizza e Canelli.
«Siamo contenti, noi come chiesa cattolica, di poter aiutare quella ortodossa – dichiara Don Paolino – È un simbolo e un gesto di fratellanza che noi sentiamo molto forte».
L’Associazione invece, nata nel lontano 2011, ricercava da tempo un posto dove far sorgere piano piano anche una piccola chiesa ortodossa per le liturgie, per il Natale e la Pasqua ortodossi. La prima chiesa ortodossa più vicina infatti si trova a Neive. Così facendo, la comunità macedone tra Nizza e Canelli, che si stima sia attorno alle 3500 persone, avrà a portata di mano un luogo per il culto della religione ortodossa.
«Il comodato d’uso è il frutto di un lavoro partito quando è nata la nostra associazione, quindi nel 2011 – dichiara la presidente Ilona Zaharieva – Ovviamente il Martinetto in quanto tale rimarrà di libero accesso a tutti, per noi è una responsabilità e ce ne prenderemo cura e con l’attenzione che ci vuole».
Il 21 dicembre è prevista l’inaugurazione. La grande comunità macedone che si trova tra Nizza e Canelli è il frutto di un’emigrazione tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, dovuta a più fattori, tra cui l’instabilità economica della Jugoslavia ormai morente e sull’orlo della guerra civile e le guerre degli anni 90 e inizi degli anni 2000.