Nizza Monferrato: più chiarezza sulla sanità
Il consigliere di minoranza Maurizio Carcione, già primo cittadino, congiuntamente al collega di lista “Progetto Polis” Sergio Perazzo, che ricoprì l’incarico di vice sindaco e assessore durante lo stesso mandato, chiedono sul tema del presidio sanitario Valle Belbo che sia avviata in città e sul territorio locale una “operazione verità”.
In carica all’epoca dell’accordo
Carcione e Perazzo erano in carica nel 2008, all’epoca della firma dell’accordo di programma tra il Comune di Nizza, la Regione Piemonte e l’Azienda Sanitaria Locale astigiana. Così commenta l’ex primo cittadino: «Finalmente pare che i sindaci della Valle Belbo abbiano preso coscienza della reale situazione dell’ex ospedale, come da noi segnalato molteplici volte negli ultimi anni. La situazione è chiara fin dal 2017, quando la regione Piemonte declassò la struttura da ospedale a presidio territoriale, indicando con precisione, prima con delibera di giunta, poi di consiglio, con la delibera regionale n. 281 del maggio 2018, quali saranno i servizi presenti nella nuova struttura e quelli che verranno tolti.
Prima tra tutte le sale chirurgiche del day hospital e del day surgery, il reparto di medicina, il punto di primo intervento diventerà un semplice ambulatorio gestito dai medici di famiglia e i servizi della casa della salute finiranno nella costruenda struttura in regione Boidi».
E’ ora di rifare la progettazione
Carcione mette in dubbio senza mezzi termini la buona fede del sindaco in carica Simone Nosenzo; quest’ultimo anche su queste pagine ha precisato come sia giunto il momento, nominato un commissario alla guida dell’ASL Asti, di rifare la progettazione del presidio Valle Belbo, decidendone inoltre i contenuti.
Attacca Carcione: «Quando il Sindaco di Nizza dice di voler discutere oggi dei contenuti, delle due l’una: o non sa di che parla o non dice la verità.
Progetto Polis ha sempre denunciato tale situazione che penalizza fortemente la Valle Belbo e l’intera provincia di Asti rispetto ad altre realtà piemontesi, ma non ha mai trovato solidarietà e condivisione dalle istituzioni locali».
Decisioni regionali condivise dalle istituzioni locali
È Sergio Perazzo, insieme a Carcione, a dirsi amareggiato: «Le scelte regionali sono state condivise dalle istituzioni locali, in particolare dal Sindaco di Nizza, che non ha opposto alcuna reazione concreta per contrastarle».
Secondo il Consigliere insomma non resterebbe altro da fare che prendere atto di scelte già avvenute, per poi concludere: «Da parte nostra continueremo a lottare affinché si possano mitigare gli effetti negativi sulla popolazione della Valle Belbo e rivedere le scelte più penalizzanti.
A tal fine, riteniamo utile mantenere alta l’attenzione su tali questioni anche nell’imminente campagna elettorale per le prossime elezioni regionali». Carcione e Perazzo, durante la precedente amministrazione guidata dal sindaco Flavio Pesce, si sono fatti promotori di una raccolta firme per chiedere il ricorso al TAR contro il mancato rispetto dell’accordo di programma da parte della Regione Piemonte.