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Treni alla stazione di Nizza Monferrato
Attualità

Nizza Monferrato – treni, appello a Cirio: “Riattivate la tratta Alessandria-Castagnole delle Lanze”

Si tratta di una battaglia ormai dalla lunga storia, di cui il Comitato Strade Ferrate si è fatto portavoce

Riattivate la tratta Alessandria-Castagnole Delle Lanze

Il Comitato Strade Ferrate “Bartolomeo Bona”, per voce del suo referente nicese Giacomo Massimelli, ha inviato un appello alla Regione e al Ministero per chiedere la riattivazione della tratta ferroviaria Alessandria-Castagnole delle Lanze. Si tratta di una battaglia ormai dalla lunga storia, di cui questa realtà associativa si è fatta portavoce. «Pensiamo sia importante insistere sull’argomento – spiega Massimelli. – Perciò l’appello è stato indirizzato al neo presidente regionale Alberto Cirio, così come al Ministro dei Trasporti ed Infrastrutture Paola De Micheli».

Il tema è cruciale

L’auspicio è quello di ottenere l’attenzione del Governatore del Piemonte su un tema ritenuto cruciale: «I cittadini hanno diritto alla libera circolazione tramite servizio pubblico. Inoltre, un territorio come il nostro ha esigenze di turismo moderno, che in tutta Europa, in zone simili alla nostra, si muove su rotaia. Al contrario, i territori di Langhe e Monferrato oggi sono pressoché isolati».

La domenica nessuna autocorsa sostitutiva

Massimelli punta il dito in particolare sull’assenza di treni in transito, né autocorse sostitutive, dalla stazione di Nizza Monferrato nella giornata di domenica, che di fatto diventa raggiungibile solo con mezzi di trasporto privati. Un problema grave, secondo lo stesso referente configurabile come “interruzione di pubblico servizio”. Alla Regione e al Ministero, il Comitato ha inviato un faldone completo – per quanto digitale – che ricostruisce la vicenda della sospensione della tratta ferroviaria Alessandria-Castagnole delle Lanze a beneficio degli interlocutori. Risale per esempio a fine 2013 la raccolta firme quando fu rimosso dall’orario settimanale il treno diretto, da Acqui Terme a Torino, con rientro serale, che permetteva a molti pendolari sia da Nizza che da Acqui un più agevole pendolarismo verso il capoluogo di regione; oggi il cambio ad Asti costringe i medesimi viaggiatori a contribuire alla ressa mattutina della stazione ferroviaria astigiana.

Già effettuata una raccolta di 2500 firme

All’epoca l’Associazione Pendolari dell’Acquese raccolse circa 2500 firme. È invece datata giugno 2018 una richiesta inviata all’allora presidente piemontese Sergio Chiamparino, piuttosto corale per il coinvolgimento del territorio: oltre a numerosi sindaci della vallata, l’appello a riportare i treni nel percorso che unisce Alessandria con Castagnole delle Lanze, passando per Nizza Monferrato e Canelli – di fatto, una specie di linea ideale di congiunzione tra le “core zone” del sito UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato – fu condiviso anche da associazioni di categoria e realtà di volontariato.

Tramontata l’idea della pista ciclabile

Tra le proposte alternative per l’utilizzo della tratta, c’era stata quella di fare una pista ciclabile nella sede ferroviaria, oggi all’apparenza tramontata; mentre una delle opposizioni “tecniche” alla riapertura, da parte di addetti ai lavori, riguardava la necessità di manutenzione della Galleria Ghersi. Precisa Massimelli: «La galleria in questione è a Neive, perciò oltre il percorso interessato. Questo significa che la tratta Alessandria-Castagnole potrebbe essere riattivata senza la necessità di particolari opere di manutenzione straordinaria. La manutenzione ordinaria risulta ancora finanziata».

Fulvio Gatti

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