Una raccolta dati minuziosa, appena completata grazie a strumenti tecnologici avanzati, permetterà di monitorare il centro storico nicese sul fronte urbanistico, gestirne le pratiche edilizie nel rispetto dei contorni storici e intervenire per tempo su eventuali criticità.
Lo segnala il vice sindaco nicese Pier Paolo Verri: «L’idea centrale, resa possibile dalla collaborazione con lo studio “Monitor The Planet”, è stata di effettuare un rilievo sistematico e preciso dell’intera situazione attuale dei fabbricati esistenti».
Il percorso, oltre al triangolo che coinvolge via Carlo Alberto, via Pio Corsi e via Pistone si è spinto oltre il “ponte gobbo”, lungo via Roma e fino alla piazza della Stazione.
Chiarisce Verri: «Del sito UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato, il nostro è l’unico centro storico tutelato, per questo abbiamo pensato di valorizzarlo il più possibile». Strumenti usati, il MecGeos Remote, Control, TPS Motorizzata TS60 di Leica – Geosystems e Laser Scanner P30 Leica – Geosystems.
Racconta l’architetto Gianluca Palmieri, che ha seguito il progetto insieme ai colleghi Stefano Merlino ed Emanuele Dal monte: «Questa tecnologia supera gli strumenti tradizionali di rilievo, raccogliendo una quantità enorme di dati. Si crea un database, una sorta di cassaforte delle informazioni, che può essere usato ma rimane a disposizione per successive e diverse analisi».
Nel caso della città del “Campanòn”, ricorda il Vice Sindaco, permetterà nuova operatività all’Ufficio Lavori Pubblici:
«Le schede dei palazzi per il piano regolatore saranno più precise e aggiornate. Inoltre sarà possibile dotarci di un “piano colore”, ritagliato sul singolo edificio».
Un quadro chiaro dei circa 500 fabbricati del centro storico, ricorda Verri, diventa tanto più urgente a seguito di alcuni recenti cedimenti strutturali: «Con questa analisi diventeranno subito evidenti le criticità maggiori che già sussistono, dandoci modo di prendere provvedimenti».