La statistica faceva parte delle molte iniziative che sono state presentate giovedì in un affollato Foro Boario nicese, anche sotto forma di video. Significative le esecuzioni da parte dei giovanissimi musicisti di alcuni brani di musica ebraica, a volte affiancati da momenti di danza. Nel grande salone si potevano vedere alcuni elaborati sotto forma di piccole mostre o composizioni sull’argomento. A monte, il lavoro fatto tra i banchi, e fuori dalla sede scolastica, sotto la guida della direttrice dell’Israt Nicoletta Fasano.
Luoghi di visita sono stati anche il ghetto e la sinagoga di Asti, sulle tracce delle vicende degli ebrei astigiani. Momento centrale del pomeriggio è stata inoltre l’intervista a cura di due studentesse. «Ho conosciuto, sì, persone sopravvissute ai campi di concentramento – ha ricordato Fasano – con molti di loro si è creato un rapporto di affetto, grazie alle molte occasioni in cui ho potuto incontrarle e con loro visitare le scuole».