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Nizza: si lavora alla strada interrotta da una frana di 15 anni fa

Una diramazione di strada Vecchia d’Asti su cui il Comune non poteva intervenire
Saranno fondi regionali a permettere, entro la fine di settembre, di rimediare all’interruzione di una strada secondaria nel territorio comunale. «Una diramazione di strada Vecchia d’Asti che sale verso la provinciale per il Bricco – racconta l’assessore delegato Domenico Perfumo – Si tratta di un problema dalla lunga storia, poiché la frana che ne interruppe il passaggio risale a circa 15 anni fa». A complicare le cose ci mise lo zampino la definizione della strada, di tipo “interpoderale a uso pubblico”. Precisa Perfumo: «Si tratta di tipi di percorsi che fanno capo ai privati, prorietari dei terreni circostanti, anziché al Comune di competenza, che anzi ha difficoltà a occuparsene».

I cittadini di solito si riuniscono in consorzio per fare fronte a questo tipo di rotture delle strade, nei tratti interpoderali, ma qui non esiste e perciò la questione è rimasta a lungo in sospeso. Finché, a seguito di vittoria di bando regionale contro il dissesto idrogeologico, il sindaco Simone Nosenzo si è trovato nella situazione di potersene fare carico. «Da parte nostra, quello che potevamo fare era continuare a chiedere – commenta l’assessore – Il bando ci ha permesso di ottenere circa 40 mila euro da destinare alla riparazione».

Ha progettato i lavori Franco Cavagnino, con affidamento dell’esecuzione all’impresa Rabellino. Si partirà, in base ai piani, il 10 settembre. Annota Perfumo: «In superficie è un tratto di 17 metri per 2,5, ma per ripristinarlo sarà necessario rifare interamente la parte sottostante. Quindi l’intervento prevede 6 pozzi fino a 9 metri di profondità, un solettone di cemento armato a reggere la carreggiata, infine la riasfaltatura». Una decina di giorni di cantiere, in un periodo scelto nella pausa tra le vendemmie della Barbera e del Moscato per non intralciare i trattori.

«Quella di strada Vecchia d’Asti è solo una delle tante piccole situazioni che stiamo mettendo a posto, trovando le risorse e traducendo l’esigenza in atto pratico», conclude Nosenzo.

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