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Nizza, sull'oratorio manca ancora l'accordo
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Nizza, sull'oratorio manca ancora l'accordo

Oratorio Don Bosco spopolato e in abbandono, prossimo a crollare su se stesso; oppure luogo animato, sede di molteplici iniziative, portate avanti senza sosta dalle molte associazioni presenti? Ormai

Oratorio Don Bosco spopolato e in abbandono, prossimo a crollare su se stesso; oppure luogo animato, sede di molteplici iniziative, portate avanti senza sosta dalle molte associazioni presenti? Ormai la contrapposizione, quasi ideologica, tra i due punti di vista antitetici regna sovrana ogni volta si tocchi l’argomento del futuro dell’imponente complesso in via Vaglio Serra. Ennesima conferma giovedì scorso in consiglio comunale, quando, proponendo la sua mozione, il consigliere di minoranza Simone Nosenzo ha contestato l’affermazione del sindaco Flavio Pesce: aveva alluso a un oratorio “ormai quasi privo di vita”.

«La struttura è comunque di difficile fruibilità, non pienamente conforme alle normative – replica il primo cittadino. – Le attività presenti sono preziose, in testa quanto fatto dal signor Moranzoni della Comunità Shalom, ma per un pieno funzionamento dell’oratorio servono servizi adatti alle esigenze dei giovani di oggi». A sostenere la stessa tesi l’assessore allo sport Valter Giroldi: «Sulla carta la proposta è di adeguare l’oratorio a strutture moderne, senza spese per il Comune, ci sembra la soluzione migliore».

Lo spettro evocato dall’opposizione, in testa Luisella Martino, è che l’oratorio subisca sorte analoga alla chiesetta dell’ospedale S. Spirito, chiusa per crepe nel soffitto mesi fa e mai riaperta. Secondo Pesce, il cambio di destinazione d’uso e successivo progetto edilizio della Curia sarebbe un modo per scongiurare questa eventualità. Con un “ma” chiarito dal sindaco: «Siamo fermi a un’ipotesi di accordo che non è stato sottoscritto. Insomma, ancora al punto di partenza».

Intanto l’oratorio Don Bosco è stato tappa sabato della visita del gruppo locale del Movimento 5 Stelle con il consigliere regionale Davide Bono e il parlamentare Paolo Romano; numerose segnalazioni sui social network riguardanti la molta gente presente (il campetto stava in effetti ospitando una partita). Sceglie di commentare al riguardo anche Nicola Moranzoni: «Da circa un anno curiamo attività di preghiera e formazione, il lavoro non si è mai interrotto, si tratta della nostra missione. Certo, non è qualcosa di evidente, perché un masso che cade fa più rumore di una foresta che cresce, ma ci sono circa 40 ragazzi intorno ai 12 anni che frequentano abitualmente l’oratorio. Iniziativa più recente, il corso gratuito di rugby che piace molto».

Con altri ospiti, maggiorenni, ci sono stati problemi ma Moranzoni assicura che verranno presi provvedimenti in collaborazione con le forze dell’ordine, a contrastare una presunta nomea negativa del luogo. Per il 31 ottobre annuncia una merenda pomeridiana per i ragazzi e una veglia di preghiera, notturna, per gli adulti, credenti e non: «Vogliamo offrire un luogo di luce, anziché le tenebre e la confusione di una festa come Halloween. E siamo aperti in generale alla collaborazione di chiunque sia interessato, dato che i limiti nelle nostre attività sono anche di personale: veniteci a trovare in oratorio, dal lunedì al sabato, dalle 14,30 alle 19».

Fulvio Gatti

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