«Per via della produzione vitivinicola, era normale che grandi botti, fino a 600 litri, venissero trasportate per le vie e piazze fino alla stazione – racconta l’assessore all’agricoltura Domenico Perfumo – Non è difficile perciò immaginare questi garzoni delle cantine, che erano ovviamente giovanissimi, cominciare a fare “la scianca” per chi arrivava prima, maneggiando e spingendo meglio la botte ricolma di vino».
Le origini della “Corsa delle Botti”, come evento sportivo in grado di attrarre molta curiosità, avviene all’ombra del “Campanòn” tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80. Conclude Perfumo: «Siamo felici che una consuetudine, nata amichevolmente tra i garzoni delle cantine nicesi, abbia saputo proseguire fino a oggi. A renderlo possibile è il supporto e la presenza di molte aziende vitivinicole cittadine».