Prosegue la vicenda dell’insediamento di tre nuclei familiari nomadi in un terreno agricolo di Callianetto, nel comune di Castell’Alfero. Sono 14 le persone presenti, tra cui 8 minori, che vivono in due caravan e un camper collocati a ridosso del depuratore. Una collocazione che – come rilevato dall’amministrazione – comporta criticità igienico-sanitarie, in quanto l’area è priva di acqua potabile, servizi e collegamenti alla rete fognaria.
Nei giorni scorsi l’avvocato Furlanetto, legale dei proprietari, ha presentato ai residenti una proposta: raccogliere circa 40.000 euro, eventualmente negoziabili, per l’acquisto collettivo del terreno. La cifra sarebbe versata solo dopo lo sgombero, con il deposito delle somme presso lo studio legale. Secondo il legale, l’operazione consentirebbe di risolvere rapidamente la questione senza dover attendere i tempi della giustizia. Il sindaco di Castell’Alfero, Giancarlo Fasano, ha espresso la propria netta contrarietà durante l’incontro con la popolazione di sabato mattina: «Comprendo la volontà di trovare una soluzione immediata, ma invito i cittadini a non accettare questa proposta. Un’operazione del genere costituirebbe un precedente pericoloso e potrebbe incoraggiare situazioni simili in futuro. L’unica via percorribile è quella legale».
Il primo cittadino ha ricordato che è già stata emessa un’ordinanza di sgombero e che i controlli continueranno con regolarità: «Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine e alla polizia municipale di monitorare l’area più volte alla settimana, verificando anche la regolarità dei veicoli. È fondamentale garantire che la situazione resti sotto controllo». Fasano ha infine annunciato l’intenzione di valutare ulteriori azioni: «Stiamo approfondendo con i nostri legali la possibilità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, soprattutto per i rischi legati alla salute pubblica. L’amministrazione farà tutto quanto è nelle sue competenze, consapevole che oltre un certo limite è necessario l’intervento delle autorità preposte».
Il sindaco ha voluto rassicurare la cittadinanza anche sulla prospettiva di nuovi arrivi: «Al momento risultano presenti tre famiglie e non ci sono segnalazioni di ulteriori insediamenti stabili. È però importante continuare a vigilare per evitare che la situazione possa aggravarsi. Capisco le preoccupazioni dei residenti, ma la linea del Comune è chiara: applicare le regole e agire nel rispetto della legalità. Solo così possiamo garantire una tutela effettiva della comunità e del nostro territorio».
[nella foto l’insediamento dei nomadi a Callianetto]
Una risposta
L’AMMINISTRAZIONE DI ASTI HA FESTEGGIATO LA CHIUSURA DEL CAMPO DI VIA GUERRA…UN’ALTRA PICCOLA VERGOGNA DI QUESTA AMMINISTRAZIONE!!QUESTI SONO I RISULTATI…GLI STRUMENTI PER CAMBIARE LE SITUAZIONI CI SONO,MA HANNO UN COSTO,MEGLIO PAGARSI STIPENDI D’ORO!!