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NON CONSIDERARE
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NON CONSIDERARE

Aria di burrasca al tribunale di Asti a cinque giorni dall’introduzione del pagamento dei parcheggi a corona del palazzo di giustizia. I più arrabbiati sono gli impiegati, soprattutto quelli

Aria di burrasca al tribunale di Asti a cinque giorni dall’introduzione del pagamento dei parcheggi a corona del palazzo di giustizia. I più arrabbiati sono gli impiegati, soprattutto quelli provenienti da Alba dopo l’accorpamento, che si vedono aggiungere un’ulteriore spesa a quelle che già hanno dovuto mettere in conto con il trasferimento ad Asti. «Quando si parlava di venire al tribunale di Asti –racconta un’impiegata proveniente da Alba- il Sindaco Brignolo ci aveva assicurato due cose: che la nuova struttura era adeguata ad accogliere i nuovi uffici e dipendenti e che vi erano parcheggi sufficienti per tutti, anche gli albesi. Invece, a sei mesi dall’accorpamento, gli uffici cominciano ad essere affollati e ci mettono la sosta a 1,20 euro l’ora».

Gli impiegati sottolineano di non aver ricevuto alcuna indennità per il trasferimento (a differenza di quanto avvenuto per i giudici per il cambio sede) e con stipendi che vanno dai 1200 ai 1600 euro mensili, le spese di benzina, autostrada, parcheggio e usura dell’auto si fanno sentire. «E poi è una questione di principio –prosegue la battagliera impiegata- proprio a noi devono chiedere i soldi per il parcheggio? Proprio noi che siamo l’ultimo anello della catena dobbiamo risanare i bilanci del Comune di Asti? Noi che qui proprio non ci volevamo venire?».

Anche senza l’introduzione del pagamento della sosta, le lamentele non mancavano, visto che spesso non c’erano parcheggi a sufficienza. Ora di parcheggi invece ce ne sono, perché tutti tendono ad accaparrarsi posti non a pagamento e solo se costretti finiscono per mettere le auto nelle strisce blu. Secondo una stima attendibile, servirebbero 28 posti auto “riservati” al personale proveniente da Alba e una richiesta in tal senso sarebbe già pervenuta al sindaco di Asti da parte di Tribunale e Procura. E’ stato proposto di chiudere con una sbarra uno degli ultimo parcheggi realizzati a ridosso dell’ingresso, davanti all’ex palestra Muti, ma il codice della strada non lo permetterebbe.

E la situazione va aggravandosi perché il Comune ha annunciato i lavori di asfaltatura dell’area davanti all’Archivio di Stato, nel cortile del magazzino della Protezione Civile, oggi sterrato e ancora libero. Ai disagi nei giorni di cantiere, seguirà la disponibilità di quel parcheggio anch’esso a pagamento. Feroci le critiche alle giustificazioni di Sindaco e Giunta sulla decisione di mettere l’area a pagamento per consentire una maggior rotazione dei parcheggi intorno al tribunale: «Ma che rotazione, noi lavoriamo qua tutta la mattina e un pezzo di pomeriggio. E dobbiamo pagarci tutte queste ore. La troviamo una vera e propria ingiustizia». In questi giorni sta circolando una lettera di protesta, in tutti gli uffici di Palazzo di Giustizia, per una raccolta di firme dei dipendenti da inviare al sindaco e alla giunta.

Daniela Peira

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