Non sono solo le donne a decidere di mettersi in forma in breve tempo. Anche gli uomini sono sempre più attenti a ciò che mangiano. Abbiamo voluto conoscere anche lapproccio maschile a questo
Non sono solo le donne a decidere di mettersi in forma in breve tempo.
Anche gli uomini sono sempre più attenti a ciò che mangiano. Abbiamo voluto conoscere anche lapproccio maschile a questo tipo di diete.
Mirko Ghiani, trentanni, è astigiano ma per lavoro vive a Torino da alcuni anni ci ha descritto il suo rapporto con le diete e raccontato quella che gli ha fatto buttare giù i chili di troppo.
«Ho provato molte diete tra quelle famose, la dieta a Zona per esempio».
La dieta a Zona si basa su un metodo che serve per mantenere la produzione di insulina in una zona né troppo alta né troppo bassa ed è basata sui concetti di equilibrio e moderazione degli alimenti, assunti secondo una distribuzione di nutrienti, basati sulla formula 40-30-30 (40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi). Attraverso il cibo si riescono a controllare così i valori di colesterolo e indice glicemico.
Secondo il suo fondatore, il biochimico americano Barry Sears, si può raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale equilibrando i tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi). «Con me questa dieta non ha funzionato. Mi ha fatto molto dimagrire il regime alimentare proteico della dieta del dott. Lemme. Questa dieta prevede leliminazione dei carboidrati la prima settimana, per poi reintrodurli solo il mattino. I carboidrati infatti, mi erano concessi solo entro le 9 del mattino, mangiavo pasta a colazione e poi solo proteine per tutto il giorno».
«Con quel regime alimentare ho perso molti chili, ma non la raccomanderei, ho fatto davvero fatica a introdurre quelle modifiche alla mia alimentazione e poi so che a lungo termine non è raccomandata dagli esperti. Se proprio dovessi dirti la miglior scelta alimentare, oltre che etica, che abbia mai fatto è quella di diventare vegetariano: sono dimagrito, sono in salute e le analisi vanno bene».