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33 - situazione siccità
Attualità
Acquedotto

Nonostante il perdurare dell’emergenza siccità, ad Asti non è a rischio la disponibilità dell’acqua potabile

La situazione è monitorata dai tecnici di Asp

L’emergenza siccità non sta determinando nel comune di Asti criticità significative e la disponibilità dell’acqua è tenuta costantemente sotto controllo dai tecnici di Asp. La risorsa idrica, presso i pozzi di Cantarana, viene prelevata da falde profonde che non sono state ancora particolarmente influenzate dalla situazione climatica degli ultimi mesi.

Non si riscontrano, inoltre, anomalie significative nei 750 km di lunghezza della rete idrica che porta l’acqua nelle case degli astigiani, peraltro, considerata da Arera – l’autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente – tra quelle più efficienti in Italia, anche per avere una percentuale di perdite tra le più basse rispetto agli altri gestori che operano sul territorio nazionale.

Inoltre, dal 2012 è attiva, a garanzia del servizio, anche per la città di Asti, l’interconnessione con la rete dell’acquedotto del Monferrato che preleva altresì da pozzi profondi. I prelievi di acqua, pertanto, sono sicuri sia in termini di quantità sia in termini di qualità.

Tuttavia, considerato che l’allarme siccità coinvolge tutto il territorio italiano, seppur nel comune di Asti non si corra al momento il rischio del razionamento dell’acqua potabile, è fondamentale ricordare che la risorsa idrica è essenziale per la vita. Per questo motivo è bene rispettare tutti i giorni alcune semplici regole per evitarne gli sprechi e garantire il risparmio di quella potabile, in particolare per gli utilizzi differenti da quelli alimentari, domestici ed igienici. Tra i tanti consigli, rimangono sempre validi la chiusura del rubinetto quando non è necessario (per esempio per la rasatura o il lavaggio dei denti), l’utilizzo di lavatrici o lavastoviglie a pieno carico e l’impiego, per innaffiare piante e fiori, di acqua precedentemente utilizzata per altro o prelevata dai pozzi privati.

Nella foto, il campo pozzi di Cantarana.

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