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Attualità

Novanta candeline per
il gruppo di Asti nel 2015

Una storia lunga quasi un secolo. Da tanto esiste il gruppo scout di Asti, che nel 2015 celebrerà il novantesimo compleanno. La ricorrenza sarà degnamente festeggiata, come anticipa Valentina

Una storia lunga quasi un secolo. Da tanto esiste il gruppo scout di Asti, che nel 2015 celebrerà il novantesimo compleanno. La ricorrenza sarà degnamente festeggiata, come anticipa Valentina Monticone. Nello specifico, il gruppo in questione è nato nel 1925 per iniziativa del parroco Don Viola, a cui è stato dedicato il colore del fazzolettone, che ancora oggi gli aderenti portano al collo. L'anno scorso è toccata invece al gruppo di San Damiano la gioia di festeggiare il quarantennale della propria fondazione, avvenuta al tempo per iniziativa di alcuni ragazzi. E ancora, circa 27 anni fa nascevano, per volontà del parroco del paese, gli scout di Callianetto.

Lo scoutismo, insomma, affonda ormai da decenni, nella maggior parte dei casi, le proprie radici sul territorio, poggiando su basi solide e consolidate, di generazione in generazione. Più in generale, lo scoutismo è stato fondato in Inghilterra dal generale Robert Baden Powell, nel 1908, quale movimento apartitico, aperto a tutti, basato sul volontariato e ispirato ai principi di democrazia e solidarietà: oggi, conta più di 40 milioni di iscritti in tutto il mondo.

Fin dalle origini, secondo le intenzioni del fondatore, scopo dello scoutismo è stata l'educazione dei giovani a un civismo responsabile, mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali. Baden Powell è stato inoltre "padre" sia della legge scout, che in sostanza significa prestare servizio, comprendendo dieci articoli, espressi in forma positiva e tutti riconducibili appunto al servizio della comunità e del proprio paese; sia della promessa, formulata anch'essa in chiave positiva, da parte degli scout che si impegnano a rispettare le regole di vita contenute nella legge su cui poggia il movimento stesso.

Pilastro del metodo scout è poi l'importanza dell'imparare facendo, attraverso la vita all'aria aperta e quella comunitaria. Nel corso del tempo, in Italia si sono sviluppate due realtà scoutistiche ovvero il Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (CNGEI) di ispirazione laica e l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) di ispirazione cattolica. Quest'ultima è nata nel 1974 dalla fusione di due precedenti associazioni: l'ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), maschile; e l'AGI (Associazione Guide Italiane), femminile. Diffusa omogeneamente in tutto lo "stivale," l'AGESCI si propone di contribuire alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extra scolastiche, secondo i principi e i valori dello scoutismo, perseguendo anche l'impegno politico, al di fuori però di legami o ingerenze di partito.

m.z.

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