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Nuova disposizione del mercato: il TAR nega la sospensiva, gli operatori ricorrono al Consiglio di Stato

Il progetto del Comune resta operativo, ma gli ambulanti attaccano: «Le Giunte passano ma noi siamo su questa piazza da generazioni e vogliamo restarci»

In quella che sembra ormai essere una guerra all’ultimo ricorso tra l’amministrazione Rasero e la Commissione del Mercato di piazza Alfieri si registra un punto a favore del Comune. Oggetto del contendere la nuova disposizione dei banchi del mercato che è stata rivista scatenando le ire di chi non la condivide o si sente penalizzato perché andrà ad occupare un posto lontano dalla zona pedonale davanti ai portici Anfossi.

Lontano, ma relativamente, perché i banchi saranno dislocati intorno alla statua di Vittorio Alfieri, nella nuova ZTL e in piazza Libertà. Gli ambulanti, per fermare il progetto del Comune, hanno presentato un ricorso al TAR che, però, non ha accolto la richiesta di sospendere quella che gli operatori definiscono «l’iniqua disposizione dei banchi» e questo perché si tratta di una forma sperimentale e a tempo determinato. Poi il Comune valuterà il periodo di prova e deciderà se mantenere o cambiare nuovamente la disposizione degli ambulanti.

«Danni gravi e irreparabili tali da giustificare un suo intervento, secondo il TAR, non ce ne dovrebbero essere – scrivono i portavoce della Commissione – Secondo noi invece sì; anche un solo giorno di lavoro in piazza Alfieri con banchi che non rispettano le distanze di sicurezza previste dalla Legge, ne possono causare: per questo anche solo sul parere del TAR abbiamo immediatamente proposto ricorso al Consiglio di Stato. Ma, ribadiamo, non c’è nessuna sentenza definitiva: quella arriverà con il tempo. Così come arriverà con il tempo la risposta alla nostra richiesta di revisione delle graduatorie che, sempre secondo la Legge, deve essere fatta sulla base delle anzianità delle licenze e non delle concessioni. Così come con il tempo ci si renderà conto di quanto male si fa alla città con questa ipotesi di mercato spaccata in due, con alcuni sotto il monumento di Alfieri ed altri dalle parti di piazza Libertà. Quando, in realtà un mercato è bello da percorrere, in sicurezza, passeggiando senza fretta fra i banchi, distanziati ma contigui. Come del resto si fa in quasi tutte le città d’Italia, come del resto anche una parte della maggioranza di questa Giunta, quella che esprime “solo” gli assessorati alla Cultura ed al Turismo, propugna, da prima ancora di noi».

Ancora una volta l’accusa degli operatori mercatali contro il Comune è di volere «un mercato di serie A e uno di serie B». «Si vuole imporre una decisione dall’alto senza tenere conto di nulla e nessuno. Della città. Di noi ambulanti. Delle nostre attività già martoriate dai mesi di chiusura del Covid – concludono i portavoce degli ambulanti – Non si vuole tenere conto, se non a parole, delle nostre problematiche e delle nostre potenzialità: quella di creare un centro bello ed attrattivo per la città. Per la Provincia. Per i turisti. No, questo non si vuole fare e si vuole andare avanti per la propria strada. Pazienza: attenderemo la sentenza dal TAR, che non è ancora giunta, nonostante i proclami di vittoria. Attenderemo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Attenderemo, le risposte dei vigili del fuoco sulle distanze, e del Comune sulle graduatorie. Attenderemo. Pazienti, Perché le Giunte passano ma noi siamo su questa piazza da generazioni e vogliamo restarci».

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