Un articolo polemico sul bollettino degli ex allievi Don Bosco fa riferimento alla possibile cessione di una parte della struttura a privati. Ma l'economo della Curia: «Qualsiasi progetto andrà nella direzione della valorizzazione e non dellalienazione»
Un articolo dal tono polemico su La voce delloratorio, il bollettino degli ex allievi Don Bosco di Nizza, ha riportato i riflettori sullOratorio nicese, paventando possibili cessioni di una parte della struttura a privati in vista di costruzione di nuove abitazioni. Per approfondire la questione abbiamo interpellato don Franco, co-economo della Curia, che nega questultima eventualità: «Qualsiasi progetto sulloratorio di Nizza andrà nella direzione della valorizzazione e non certo dellalienazione. Non ci sono al momento aziende esterne coinvolte in progetti di questo tipo». A fare riferimento allipotesi di un bel centro residenziale, con queste esatte parole, virgolette comprese, era stato il pezzo a firma Luigino Torello comparso sul bollettino; nella prosecuzione, vi si accusava la Curia di disattendere gli impegni presi al tempo del passaggio di proprietà dellOratorio, precedentemente appartenuto ai Salesiani.
Si riportava inoltre un paragrafo dellatto, in cui si definisce il complesso come «destinato ed utilizzato per finalità di pubblica utilità; in particolare destinato e utilizzato ad uso pastorale, culturale, educativo e sociale in genere, il tutto così come fino ad oggi già realizzato. Inoltre tutto il complesso è sotto la tutela dei Beni e Attività culturali». Larticolo di Torello concludeva ricordando la figura di don Celi, che avrebbe sempre portato avanti il complesso grazie alle offerte dei Nicesi. «Siamo molto contenti che lunione degli ex allievi abbia a cuore loratorio commenta don Franco un interesse che la Diocesi condivide; infatti negli ultimi anni abbiamo fatto investimenti anche pesanti per la manutenzione degli edifici. Inoltre abbiamo affidato lattività pastorale a Nicola Moranzoni, della Comunità Shalom, professionista nel campo delleducazione da noi retribuito. Dopo la collaborazione con don Mirko, oggi ha in carico le attività e vi risiede con la famiglia allinterno».
Sulla qualità del lavoro di Moranzoni, si è già espresso favorevomente il Vescovo mons. Micchiardi. Don Franco si spinge quindi a proporre una più ampia collaborazione con le varie realtà associative che operano nellOratorio: «Visto e considerato che la struttura necessita di interventi, in particolare nella zona su via Vaglio Serra, sarebbe gradito se linteresse sapesse convogliarsi sotto forma di qualcosa di fattivo e concreto». Larea citata è quella che ospita i campi sportivi, citati da Torello come potenziale oggetto di un desiderio di cambio di destinazione da parte della Diocesi, una scelta burocratica che spetterebbe però in effetti al Comune di Nizza. Con lamministrazione la Curia ufficializza infine una collaborazione da tempo ventilata, riguardante i campi della vicina regione Campolungo: don Franco conferma che si tratta di un progetto in fase di discussione.
Fulvio Gatti