Lo spopolamento delle campagne e l’invecchiamento sono le piaghe dei territori marginali. La Valle Bormida è composta da piccoli centri impegnati a trattenere residenti. «Nei piccoli paesi si vive meglio» è la ferma convinzione del sindaco di Loazzolo, Pietro Cirio (foto), che a sostegno della sua tesi porta una buona notizia: «Nel 2024 alla nostra comunità si sono aggiunti due bambini ed oggi i loazzolesi sono esattamente 300. Non capisco quelli che vanno via, anche perché le comodità non sono così distanti. Con la nostra rete di bus garantiamo di raggiungere la scuola anche a chi vive nelle zone più isolate».
Segnano un +2 anche Roccaverano (368 abitanti) e Cessole (336), +1 Mombaldone (200) «dopo cinque anni di assenza di nascite» commenta speranzosa la sindaca Sonia Poggio. A quota zero Montabone, Serole e San Giorgio Scarampi che dopo un trend positivo degli ultimi due anni, stoppa la crescita. «Le attività agricole offrono lavoro e le amministrazioni fanno di tutto per garantire almeno i servizi essenziali» ha commentato Marco Listello, presidente dell’Unione Langa Astigiana Valbormida.