Si riunirà oggi pomeriggio, martedì, alle ore 18 nella sala del Consiglio comunale la commissione congiunta con all’ordine del giorno l’ipotetico collegamento Sud/Ovest su cui l’amministrazione comunale vuole confrontarsi con i consiglieri, durante un dibattito aperto, e con i cittadini che abitano tra corso Alba e Variglie. La commissione sarà il primo vero banco di prova per le forze politiche che sostengono anche il neonato comitato “No Caso” contrario alla costruzione dell’infrastruttura in favore di altre soluzioni meno costose e meno impattanti sul territorio.
Il presidio davanti al Comune
Lo stesso comitato contro il collegamento Sud/Ovest animerà, alle 17,30, un presidio in piazza San Secondo al quale sono invitati non solo i residenti che abitano nella zona dove potrebbe passare il tragitto “giallo”, quello più quotato tra le opzioni sul tavolo, ma anche tutte le associazioni e i cittadini che non vogliono si realizzi un’opera il cui costo è stimato in circa 200 milioni di euro. Intanto il comitato “No Caso”, intitolato alla memoria dell’ingegnere minerario Giuseppe Ratti, si è già attivato trovando diversi sostenitori tra associazioni ambientaliste e a sostegno delle politiche green.
L’appello di Europa Verde
Dopo la pubblicazione dei cinque ipotetici tracciati sulla Sud/Ovest, studiati dall’Anas e presentati a metà marzo, il dibattito politico si è acceso in attesa che il sindaco Rasero convochi il Consiglio comunale aperto. Patrizia Montafia e Giuseppe Sammatrice, portavoce di Europa Verde Asti, commentanmo che «a prescindere di ciò che l’amministrazione farà per collegare la tangenziale sud con l’autostrada Torino Piacenza, riteniamo importante precisare che la soluzione per contrastare l’inquinamento cittadino resta la riduzione del traffico e delle auto private». Secondo Europa Verde si dovrebbe partire dal ripristino delle ferrovie sospese, specie della Asti Casale e della Asti Chivasso: «Un collegamento ferroviario tra Moncalvo ed Asti e tra Cocconato ed Asti eliminerebbe una buona percentuale di auto in ingresso dalla zona nord dell’Astigiano […] Crediamo comunque che l’eventuale progetto per un percorso che snellisca la viabilità urbana debba rispondere a criteri di massima sostenibilità. Ciò vuole dire evitare nuovi danni al territorio, valutando la possibilità di operare in modo “leggero” sulla viabilità esistente». E ancora: «Da una prima analisi dei progetti presentati dall’Anas, emerge una scarsa efficacia nello snellimento/riduzione del traffico in città, quindi l’inadeguatezza nel risolvere il problema principale che è quello dell’inquinamento in città».