La Legge è Legge e va applicata, ma a volte è complicato farlo senza che vi siano risorse adeguate e così succede che l’onere di doversene fare carico ricade anche sul personale dedicato alla cura e all’assistenza. Infermieri e Operatori Sanitari giornalmente devono controllare se una percentuale di loro colleghi è in possesso del green pass.
“Non bastava controllare parenti e visitatori, ora, dovremo controllarci anche tra di noi, togliendo ulteriore tempo alle funzioni proprie per le quali si è chiamati ad operare, assumendoci inoltre, compiti e responsabilità non nostre”: dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del NurSind. Non è ammissibile che ogni volta che il Governo introduce una nuova norma, questa debba essere ad isorisorse. Siamo consapevoli infatti delle difficoltà di chi dirige un’Azienda Sanitaria che deve dare seguito all’applicazione di un dispositivo di Legge senza avere avuto risorse e strumenti adeguati come invece doveva essere ma, non possiamo constatare quanto sia assurdo, in questo caso, utilizzare Infermieri e Operatori Sanitari per farlo.
Non possiamo non rivendicare un utilizzo inappropriato e anche inopportuno del personale sanitario nel ruolo di controllore della certificazione verde all’interno dei servizi delle Aziende Sanitarie Regionali. Ricordiamo tra le altre cose che il personale sanitario è già soggetto all’obbligo vaccinale e più del 90% di esso è già vaccinato e in possesso del green pass. Questo rappresenterebbe già di per sé uno dei motivi per non coinvolgerlo, oppure solo in minima parte se proprio si è costretti.
Seppur nelle difficoltà che comprendiamo, le Aziende trovino soluzioni che coinvolgano il meno possibile il personale sanitario, evitando non solo di togliere ulteriore tempo all’assistenza ma anche criticità che possono verificarsi dalle varie organizzazioni aziendali e rendendolo altresì più utile all’obbiettivo posto.