“Un piccolo passo avanti in un ‘oceano’ di difficoltà”. Commenta così la notizia delle 13 assunzioni di infermieri effettuate dall’Asl di Asti il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie. Il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, e il Segretario aziendale Nursing Up di Asti, Enrico Mirisola spiegano: “Si tratta davvero di una sola goccia in mezzo al mare di difficoltà che quotidianamente affrontiamo. Infatti, tra sospesi, contagiati a casa e assenze per i classici malanni di stagione è chiaro che le assenze superano di gran lunga il reintegro di personale che è stato effettuato: la situazione rimane estremamente difficile, e il saldo tra chi non c’è e chi invece dovrebbe sostituire gli assenti rimane gravemente insufficiente”.
Per i rappresentanti del Nursing Up è necessario un vero “cambio di passo”, un’azione più concreta e determinata sulle assunzioni e sui tetti di spesa per il personale che parta dalla Regione. Aggiungono Mirisola e Delli Carri: “Sappiamo che la Regione ha sbloccato, dopo i nostri svariati appelli, le graduatorie per poter stabilizzare i colleghi già impegnati nei reparti del nostro ospedale astigiano. Ora attendiamo, però, che vengano “sbloccati” anche i tetti di spesa per il personale, perché se da parte dell’azienda c’è l’impegno ad assumere nuovi operatori sanitari, dall’altra questo impegno “a parole” deve tramutarsi in “fatti” nel più breve tempo possibile con i corretti finanziamenti a disposizione”.
Altra partita aperta fondamentale, sulla quale il Nursing Up non intende derogare, è il futuro immediato dell’ospedale Astigiano, che non può diventare solo un “presidio Covid” cancellando gli altri servizi alla comunità astigiana.
Attaccano Mirisola e Delli Carri: “Chiediamo alla Regione Piemonte e alla Direzione Asl Asti, di non trasformare l’ospedale astigiano in una struttura esclusivamente Covid. Sarebbe un grave errore. Vanno invece aumentate le possibilità di spesa disposizione della nostra Asl per poter dare la possibilità alla Direzione dell’ospedale di Asti di assumere più operatori per quelle che sono le attività ordinarie e straordinarie in modo da continuare a fornire agli utenti del nostro territorio un servizio completo e di eccellenza. Su questo preciso punto l’Azienda sanitaria astigiana ci ha risposto impegnandosi ad un confronto a breve con la Regione. Ribadiamo: è impensabile convogliare gli operatori rimasti solo a sostenere i reparti Covid, trasformando di fatto il nostro nosocomio, unico presidio di provincia che raccoglie un bacino d’utenza di migliaia di persone, in una struttura totalmente ed esclusivamente Covid costringendo così la popolazione ad interrompere gli esami programmati, le visite e gli screening. Aspettiamo riposte immediate dall’incontro tra la Regione e la Direzione Sanitaria di Asti”.