In un comunicato stampa il Nursing Up informa….. “di aver appreso in via informale che la Regione, entro la fine dell’anno, emetterà un bando assunzioni Dirmei per gli infermieri, che potrà permettere il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza e l’assunzione, per ora a tempo determinato, di tutti i neolaureati che termineranno il loro percorso di studi a novembre.
Si tratta, come detto, di una notizia ancora non ufficiale che, se e quando sarà confermata, potrebbe rispondere all’appello che da mesi viene lanciata sui contratti a tempo determinato in scadenza. Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, sottolinea la necessità che a breve vengano chiarite le reali intenzioni della Regione e venga ufficializzato il bando, ribadendo che i nuovi contratti a tempo determinato andranno fatti con una durata che vada almeno da 12 a 36 mesi. Fino a quando non ci sarà l’ufficialità del bando, in ogni caso, rimarrà attivo lo stato di allerta per la mobilitazione del personale della sanità”.
Il segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, sottolinea: “Il Concorso Dirmei, quando sarà ufficializzato, potrebbe essere un primo passo avanti importante per gli infermieri. Ma fino a che non ci sarà nulla di concreto, si tratta solo di voci che circolano. Ad esempio, ci è giunta anche notizia che la Regione avrebbe acconsentito a predisporre il bando assunzioni generale, quello con le graduatorie per tutte le aziende del Piemonte, nei primi mesi del 2022. Anche in questo caso, però, dobbiamo attendere notizie certe”.
“Per quel che riguarda il bando Dirmei – prosegue Delli Carri – vogliamo sperare che il prolungamento dei contratti a tempo determinato degli infermieri in scadenza sarà fatto come minimo a 12 mesi anche se l’ottimo sarebbe a 36 mesi. Si tratta di un paletto importante, così come è importantissimo fare in modo che tale bando sia indetto in tempi brevi, in modo da intercettare tutti i giovani infermieri che si laureeranno a novembre, permettendo loro di entrare nella sanità pubblica anziché essere totalmente drenati da quella privata. Da parte nostra la guardia rimarrà comunque alta, fino alla concretizzazione di queste voci: lo stato di allerta per la mobilitazione, infatti, non è stato revocato”.
“Infine – conclude Delli Carri -, è imprescindibile creare un bando per il prolungamento dei contratti a termine, come per gli infermieri, anche per tutte le professioni della sanità. Pensiamo a tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, tecnici della riabilitazione, ostetriche e tutte le altre professioni della sanità. Attendiamo atti concreti dalla Regione, e velocità di esecuzione, perché il rischio di implosione del sistema, se tutti gli assunti a tempo determinato dovessero lasciare il loro lavoro, rimane altissimo”.