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giovanni rosso e monica monticone
Attualità
Sull’etichetta

Obbligo di origine geografica sui prodotti alimentari dell’infanzia

La proposta di Legge Europea lanciata dalla Coldiretti e sostenuta dai pediatri di famiglia italiani

Ci sono anche i pediatri, al fianco degli agricoltori, per sostenere la proposta di legge europea di iniziativa popolare, che mira a estendere a tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione Europea l’obbligo di riportare in etichetta l’origine geografica.

La Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha recentemente firmato la proposta di legge lanciata dalla Coldiretti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Rospigliosi, storico quartier generale romano della stessa Coldiretti. Tra le iniziative della Coldiretti, anche, la mobilitazione generale per la raccolta di un milione di firme.

“L’alimentazione dei bambini, nei primi mille giorni di vita, pesa sulla salute della loro intera esistenza” ha dichiarato Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). “Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa legislativa di Coldiretti, anche sensibilizzando le famiglie e promuovendo le firme negli ambulatori di tantissimi pediatri di famiglia”.

“Il cibo d’origine italiana, in particolar modo per i bambini da 0 a 3 anni, garantisce maggiori qualità e sicurezza” ha dichiarato Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, rimarcando come l’adesione FIMP contribuisca a definirne i contorni e la portata della proposta garantendo, nel contempo, ai consumatori il diritto di conoscere le materie prime degli alimenti di cui si nutrono, a tutela sia della salute dei bambini sia dell’avvenire degli agricoltori.

 “Nei primi mille giorni di vita, tra alimentazione e agenti patogeni, il bambino getta le basi per la sua salute di oggi e di domani e, pertanto, non può e non deve essere considerato alla stregua di un piccolo adulto” ha spiegato Ruggiero Francavilla, Professore Ordinario di Pediatria presso il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) e Responsabile dell’Unità Operativa semplice di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica presso l’Azienda Universitaria Ospedaliera del Policlinico di Bari – Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII. “In quella fascia d’età, per peso corporeo e per funzionalità di alcuni organi, il piccolo è incapace di metabolizzare le quantità di contaminanti presenti nel cibo destinato agli adulti. Da qui, l’importanza di prediligere i prodotti etichettati ‘baby-food’, perché rispondenti a standard di sicurezza e di qualità massimamente stringenti, ai quali non rispondono, ad esempio, i cibi biologici, pensati e testati per gli adulti. Da questo punto di vista” ha concluso Francavilla, “il nostro Paese è dotato di una normativa, fra le più rigorose a livello mondiale, che ci consente di affermare che gli alimenti per l’infanzia provenienti dalla filiera agroalimentare italiana garantiscono i più alti livelli di sicurezza”.

Anche la sicurezza, al pari della qualità, richiede impegno e assunzione di responsabilità nei confronti dei consumatori, che solo un’alleanza fra tutti i player di sistema può rendere sostenibile. “Una sinergia tra Filiera Italia, Coldiretti e Pediatri Italiani resa altresì possibile da partner come Plasmon” ha sottolineato Luigi Scordamaglia, AD di Filiera Italia.

Sul concetto di alleanza si è poi soffermato Luigi Nigri, Vicepresidente della Federazione Italiana Medici Pediatri: “Siamo orgogliosi di provare a costruire, insieme a importanti realtà del sistema produttivo e industriale, un futuro fondato sulla tutela della sicurezza alimentare del bambino. Anche grazie al nostro impegno sui territori, da oggi, scriveremo un nuovo capitolo di una storia iniziata al fianco di Coldiretti e Plasmon già nel 2022, con un’altra campagna a tutela della salute dei bambini, allora incentrata sulla sensibilizzazione riguardo ai rischi legati al cibo sintetico”.

Da tempo Plasmon, marchio storico italiano, specializzato da 122 anni nell’alimentazione dei più piccoli, predilige la provenienza italiana per l’approvvigionamento delle materie prime, avendo siglato nel 2019 un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Agricoltura volto a valorizzare la filiera italiana degli alimenti per l’infanzia, con produttori di cereali, frutta, verdure, latte e carni.

“Plasmon dialoga da lunga data in modo costruttivo con le Istituzioni nazionali e locali, Società Scientifiche ed operatori, per dar vita a un modello di filiera agroalimentare Made in Italy dedicata ai bambini 0-3 anni’’ ha dichiarato Luigi Cimmino Caserta, Responsabile dei Rapporti istituzionali di Kraft Heinz per Plasmon e delegato di Filiera Italia per lo sviluppo delle attività di Relazioni istituzionali sul segmento materno-infantile. “Con la firma di oggi, i pediatri formalizzano il proprio convincimento che italianità è sinonimo di sicurezza, anche nel piatto dei bambini. Sarebbe auspicabile che il Ministero della Salute, in collaborazione con le Società scientifiche, valutasse l’opportunità di dar seguito all’iniziativa di alcune Regioni, come la Lombardia, dando vita a vere e proprie Linee Guida nazionali, in grado di orientare le scelte alimentari negli asili nido, dove i bambini da 0 a 3 anni d’età consumano fino a tre pasti al giorno, incluse le merende”.

“Un bel traguardo che, in attesa si concretizzi nel suo risultato finale, è altamente apprezzabile da tutto il comparto agricolo e dalla dirigenza Coldiretti” sottolineano il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e il Direttore Giovanni Rosso (foto). “Un ulteriore tassello che va nella direzione della tutela della salute dei piccoli consumatori, nonché del lavoro e delle economie dei nostri agricoltori, oltre che al vantaggio della spesa pubblica e del benessere collettivo”.

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