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Attualità
Commemorazione

Oggi in Italia si ricordano le vittime del Covid: ad Asti 786 morti

Anche la nostra città ha pagato un caro prezzo in vite umane a causa della pandemia – Il ricordo nelle parole del Presidente Mattarella

Oggi, 18 marzo, l’Italia celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. Una giornata, istituita lo scorso 17 marzo, che vuole commemorare tutti coloro che sono morti dopo essere stati infettati dal virus.

La data del 18 marzo è stata scelta perché è il giorno in cui gli italiani hanno visto tutto il dramma della pandemia nelle immagini dei camion militari che trasportavano, lungo le strade di Bergamo, decine di bare in attesa di sepoltura.

Asti, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha contato la morte di almeno 786 persone ufficialmente inserite tra le vittime del Covid-19. Ma in tutto il Piemonte i deceduti sono 13.141 così suddivisi per provincia: 1.765 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.056 Novara, 6.272 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

In tutta Italia i decessi per Covid sono già stati 157.000, mentre nel mondo si contano oltre 6 milioni di morti.

Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella

«La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani – ricorda il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio per commemorare le vittime – Una immagine, quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate da un virus allora ancora sconosciuto, che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia. Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l’intera comunità nazionale. Lo smarrimento dinanzi a una minaccia così insidiosa ha lasciato in breve tempo spazio a una reazione tenace, fatta di coraggiose scelte collettive e di avveduti comportamenti individuali, che ci ha consentito di affrontare una sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità».

«La Repubblica è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, – continua Mattarella – senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto. In questa giornata simbolica che il Parlamento ha scelto di istituire abbiamo l’occasione per ricordare i tanti che non ci sono più e, insieme, l’apporto di quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali. Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine. Lo spirito di sacrificio, la consapevolezza di sentirsi responsabili gli uni degli altri, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini ha dimostrato di possedere, costituiscono un patrimonio prezioso per le sfide che il Paese si trova ad affrontare, da non disperdere».

 

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