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Ollino, candidato per Tsipras:«Recuperiamo il vero spirito dell'Europa»
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Ollino, candidato per Tsipras:
«Recuperiamo il vero spirito dell'Europa»

Nicolò Ollino, 25 anni, studente di Giurisprudenza e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, è anche uno dei più giovani candidati alle elezioni europee nella lista L'Altra Europa con

Nicolò Ollino, 25 anni, studente di Giurisprudenza e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, è anche uno dei più giovani candidati alle elezioni europee nella lista L'Altra Europa con Tsipras.

Hai avuto una grande responsabilità con questa candidatura. Come si è arrivati a te?
La candidatura è nata da un incrocio di diversi fattori; ha influito il fatto che sia giovane ma anche l'esperienza maturata fino ad oggi nel partito. Questo discorso generazionale è stato riconosciuto anche dall'appello di cinquanta dirigenti Arci piemontesi che si sono espressi a favore della mia candidatura.

Qual è il vostro obiettivo in Europa?
Ci candidiamo con le forze di Sinistra degli altri Paesi europei contro l'austerity che si è tradotta nelle singole nazioni con politiche economiche poco controllate nel Parlamento europeo. Inoltre vogliamo ricontrattare gli accordi internazionali, da Maastricht in poi, perché hanno accelerato le politiche liberiste e vogliamo la cancellazione del Fiscal Compact per far partire a livello europeo un nuovo "social compact".
Spesso si sente dire che è l'Europa a chiedere alcune grandi opere infrastrutturali come la Tav. E' così?
Noi siamo contro le grandi opere inutili e a favore di tante piccole opere su settori come la scuola, la mobilità dei pendolari, la messa in sicurezza del territorio. Inoltre siamo contro la cementificazione perché bisogna riconvertire le fabbriche dismesse o i siti abbandonati. Per quanto riguarda la Tav c'è mezza Europa contraria: spenderemo decine di miliardi per avere una ferrovia che, quando sarà aperta fra 10 o 20 anni, avrà una tecnologia già vecchia. Invece, con un decimo di quei soldi, potremmo sistemare tutte le ferrovie italiane.

C'è però il problema di reperire le risorse.
Noi proponiamo, ad esempio, la patrimoniale sulle ricchezze che superano il milione di euro e pensiamo sia necessario cercare di bloccare le transazioni speculative nella zona euro. Inoltre la Banca Centrale Europea dovrebbe prestare soldi anche ai privati e agli stati membri ma con tassi agevolati.
Come fermare le aziende che fuggono all'estero dove il lavoro è meno caro?
Io non posso impedire ad un'azienda di andare a delocalizzare all'estero ma, se lo fa, è giusto che dia un contributo per il ricollocamento dei lavoratori e per bonificare il sito che abbandona. Se ci fosse un salario minimo uguale in tutta Europa queste delocalizzazioni sarebbero molto meno convenienti.

L'Est Europa attira molte aziende del made in Italy ma l'economia stagna. Soluzioni a riguardo?
Il fatto è che abbiamo un'Europa a due velocità dove la parte del centro esporta di più rispetto a quella meridionale. Bisogna recuperare il vero spirito dell'Europa ripensando al ruolo della Banca Centrale Europea; anche per quanto riguarda l'Euro noi siamo per la modifica degli assetti economici piuttosto che per l'uscita dalla moneta unica che significherebbe tornare all'individualismo di un tempo.
Eppure questa Europa è ancora così divisa su troppe priorità. Non ti sembra?
Uno dei punti chiave è dotare l'Europa di una politica estera comune come di una sola difesa per aumentare il peso nella diplomazia verso gli altri Paesi. Anche sull'immigrazione sarebbe un passo avanti avere finalmente delle politiche adeguate ad affrontare il problema con un'accoglienza e una integrazione volta all'alfabetizzazione normativa e dei diritti fino all'inserimento nel mondo del lavoro. Insomma bisogna creare in Europa una rete trasversale di protezione dei più malmessi dal punto di vista sociale.

Ti sembra normale che in Italia si è dovuto attendere un greco per dare uno scossone alla Sinistra e riportare sul piatto della bilancia alcuni dei suoi cavalli di battaglia?
Alexis Tsipras, il leader di Syriza, è stato scelto dal Congresso europeo della Sinistra perché nel suo Paese è riuscito a fare qualcosa di sorprendente. Tsipras vuole salvare il popolo europeo dagli altri presidenti dell'Unione Europea e vuole provare a governare con il mandato di cambiare l'Europa.
A Tsipras potrebbe riuscire l'intento di riunificare le varie sfaccettature della Sinistra italiana? Mi riferisco in particolare al vostro rapporto tormentato con SEL.
E' sbagliato pensare alla lista Tsipras come un pullman che ci porti al 4% e che si abbandona una volta raggiunto l'obiettivo. Questo pullman deve continuare a viaggiare anche dopo, come aggregazione della Sinistra a tutti i livelli, ma ciò succederà solo se si supera la soglia del 4%. Sarà un vero rinnovamento che renderà impossibile a SEL, Rifondazione, A.L.B.A. di tornare nelle rispettive casupole.

Riccardo Santagati

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