In viale Risorgimento, a rischio caduta
Per Paolo Lanzavecchia non sarebbe stato <uno sterminio>. Sarà invece un <abbattimento selettivo> quello che, da qui a fine dicembre, porterà all’espianto di ventisette olmi in viale Risorgimento.
Decisione che il sindaco ha ufficializzato alla giunta e alla seconda commissione consigliare, convocata su iniziativa di Alessandro Negro (Insieme per Canelli) e Enrico Salsi Fenoglio (Per Canelli). <Interverremo solamente sulle piante classificate in fascia D, ovvero quelle ad alto rischio di caduta> conferma il primo cittadino.
Concetti ribaditi nella riunione di commissione smentendo chi vorrebbe una carneficina del verde verticale. Tanti, in città, hanno evocato il percorso che portò, nel 2008, al taglio dei 99 platani di viale Indipendenza. <Ribadisco: non c’è nessuna volontà, e non avrebbe senso, deforestare viale Risorgimento> ribatte Lanzavecchia. Che rilancia. <Pensiamo, invece, ad integrare con altre varietà le piante malate>.
Previsto il restyling dell’area
Il progetto dell’amministrazione, però, va oltre il contingente. Ancora Paolo Lanzavecchia. <Vogliamo riqualificare questo tratto di strada, tra i più importanti di Canelli, con un restyling mirato e a tutto campo. È nostra intenzione lanciare un concorso di idee tra architetti e professionisti che ripensino tutta l’area in chiave futura, dall’utilizzo pedonale sino all’arredo urbano>.
Una road map per la manutenzione del verde verticale
Le minoranze, in commissione, hanno sollevato anche il problema della gestione del verde pubblico. <Scontiamo, oggi, errori fatti nel passato per attività di mantenimento non sempre coordinate che sono la causa di malattie del legno come quelle che ci troviamo ad affrontare. Tutti gli alberi sono mappati ma non esiste una road map di manutenzione precisa. Ho chiesto di rendere pubblico il programma al quale ci atterremo per il futuro così da evitare di doverne abbattere altri>.