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OMAR PEDRINI
Attualità
Rocchetta Tanaro

Omar Pedrini: lo “zio rock” da domenica sarà cittadino onorario di Rocchetta Tanaro

A mezzogiorno la cerimonia di conferimento dell’onorificenza. Bresciano d’origine, ha conosciuto ed amato Rocchetta attraverso l’amicizia con la famiglia Bologna

Giornata importante domenica prossima per Omar Pedrini, rocker di origini bresciane ma molto legato a Rocchetta Tanaro: il comune ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria che gli verrà comunicata ufficialmente alle 12,15 nella sala consiliare del Municipio dal sindaco Massimo Fungo a nome di tutto il consiglio.

Non solo, a sottolineare il legame con Rocchetta, il terzo figlio di Omar e di Veronica Scalia, Leone Paolo, verrà battezzato nella parrocchiale da don Emanuele Baviere, anche lui bresciano.

«Ilsindaco e l’amministrazione comunale di Rocchetta Tanaro – si legge sulla motivazione per il conferimento della cittadinanza onoraria – esprimono i sentimenti di più profonda stima a Omar Pedrini, artista che dalla frequentazione dei luoghi e della gente rocchettese ha saputo trarre ispirazione promuovendo messaggi culturali e sociali tesi alla valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti del territorio e alla conservazione del suo patrimonio».

Pedrini è arrivato a Rocchetta Tanaro attraverso la famiglia Bologna e la cantina Braida. Un colpo di fulmine tanto che in un album dei Timoria, “2020 Speed Ball” inserì in un testo alcuni versi della poesia scritta da Giacomo Bologna; un album che si aggiudcò il Disco d’Oro.

Tante le visite di Pedrini a Rocchetta e nel 2010 compone una poesia che celebra la Barbera Monteburna dei Bologna e lo storico cru di Rocchetta da cui il vino prende il nome andando ad aggiungersi ad altri celebri artisti che hanno parlato di Rocchetta e della sua Barbera, com Paolo Conte,  Giorgio Faletti, Bruno Lauzi e Roby Facchinetti.

Sempre presente alle manifestazioni e agli eventi più importanti di Rocchetta, Pedrini ha scelto di presentare il suo album “La Capanna dello Zio Rock” proprio in paese, nel 2010.

«È sempre una gioia per me tornare nelle terre che spesso ho visitato per motivi enologici: ci sono stato anche per il mio programma TV GAMBEROCK – commenta Omar –  Il legame è nato grazie al vino e a Giuseppe Bologna: è stato amore a prima vista. Se penso a Rocchetta ricordo la gente per strada, la passione. Penso che il bresciano abbia tanto in comune con il rocchettese: indole taciturna, che non dà confidenza subito, ma quando si apre ci mette davvero il cuore e non chiede mai di essere aiutato, abituato ad arrangiarsi anche nelle tragedie come è successo con l’alluvione 1994 e il terremoto del 2000. Anche noi bresciani siamo così, una comunanza che sta nel far parlare i fatti più che le parole. Io sono atipico, perché sono più bravo con la parola… forse sono stato concepito per essere cantore di queste sfumature, di questi popoli, di questa gente. Aspetto la cittadinanza onoraria. Non sono un rocchettese ma sono un rockettaro. Insomma, Rocketta è il mio paese».

 

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